
Tutto il CALCIOMERCATO del Bari!
Le operazioni di calciomercato condotte dall'SSC Bari (ex as Bari calcio, ex FC Bari 1908) sino a questo momento. Aggiornamenti continui su cessioni, acquisti, trasferimenti, calciomercato estivo ed invernale. Le ultime notizie sulla squadra dei galletti, statistiche, probabili formazioni, interviste a giocatori, allenatore e dirigenti.
Calciomercato Bari
15.06.25 - Corteggiato da Polito, convinto da Magalini: Caserta al Bari è un feeling che parte da lontano
Certe storie sembrano scritte nel destino. Come quella tra Fabio Caserta e il Bari, iniziata idealmente nella primavera del 2022, quando il tecnico calabrese era reduce dall’esperienza al Benevento e il club biancorosso si preparava al ritorno in Serie B. Il suo nome finì sul taccuino del direttore sportivo Ciro Polito, affascinato dalla sua idea di calcio propositivo e dalla capacità di lavorare con i giovani. I contatti ci furono, eccome, ma alla fine la dirigenza biancorossa scelse di confermare Michele Mignani, fresco vincitore del girone C di Serie C.
Una scelta che si rivelò azzeccata: nella stagione 2022-23, Mignani portò il Bari a un clamoroso terzo posto in classifica e a un passo dalla Serie A. Ma quel primo contatto con Caserta lasciò un seme, un feeling mai realmente svanito.
Ora, a distanza di tre anni, quel legame è pronto a diventare realtà. Dopo le esperienze a Perugia, Benevento, al Cosenza (2023-24) e infine al Catanzaro, dove ha guidato i giallorossi ai playoff nell’ultima stagione, Caserta è vicinissimo a sedersi sulla panchina del Bari. È lui l’allenatore scelto da Giuseppe Magalini, direttore sportivo biancorosso, con cui condivide un rapporto solido: i due si erano già incrociati nel 2019-20, quando Magalini era ds del Trapani e Caserta sedeva sulla panchina della Juve Stabia.
L’arrivo di Caserta rappresenterebbe un cambio di passo anche sul piano identitario. Dopo una stagione travagliata, il Bari ha bisogno di un allenatore pragmatico ma ambizioso, capace di ridare equilibrio in campo e fiducia alla piazza. Il suo calcio si fonda su organizzazione, intensità e adattabilità: pur prediligendo il 4-3-3, Caserta ha dimostrato di saper modellare il sistema di gioco sulle caratteristiche dei suoi uomini.
Manca solo l’ufficialità, ma tutto lascia pensare che il Bari ripartirà da lui. E per una volta, un’idea accarezzata in passato non è svanita nel vento. Con Caserta, si parte da un feeling autentico, rimasto vivo nel tempo. E adesso pronto a diventare progetto.
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15.06.25 - CdS - Caserta-Bari, indiscrezioni sull'offerta. Saltasse, ecco il piano B
Indiscrezioni e curiosità sulla trattativa (apparentemente chiusa) tra il tecnico Caserta e il Bari. Come si legge sul Corriere dello Sport, l'offerta avanzata dal club biancorosso sarebbe parecchio inferiore a quella proposta (e accettata) la scorsa estate a Moreno Longo, che intanto aspetta di conoscere le modalità del suo addio, ormai certo.
Qualora il matrimonio tra Caserta e il Bari dovesse saltare, il ds Magalini - si legge sul quotidiano romano - ha pronto il piano B, rappresentato da Ignazio Abate.
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12.06.25 - Nesta verso il rifiuto. Bari su Caserta
"In attesa della risposta di Alessandro Nesta, il Bari punta deciso su Fabio Caserta". Si legge così sui canali social di RadioBari, che spiega come "Nesta pare voglia vivere una nuova esperienza all’estero".
Svanita quasi definitivamente la possibilità di arrivare al tecnico ex Monza, il club biancorosso si è fiondato su Fabio Caserta, fresco di risoluzione contrattuale con il Catanzaro, con cui c'è stato già un primo, positivo, contatto.
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12.06.25 - Bari, che progetto? Le domande senza risposta in un ambiente sempre più ostile
Le giornate stanno trascorrendo veloci e piene di indiscrezioni sul futuro tecnico del Bari. Il presidente De Laurentiis insieme ai suoi collaboratori sta cercando di stringere i tempi per la definizione della questione allenatore con un susseguirsi continue di voci e di presunte trattative in corso. Ad oggi, l’ufficialità della separazione da Longo latita ad arrivare cosi come il mettere nero su bianco con il nuovo tecnico per dare vita al nuovo percorso biancorosso. Ma di quale progetto stiamo realmente parlando?
Questa enorme domanda è il vero tarlo che regna nella mente dei tifosi del Bari rimasti ancora una volta orfani di comunicazioni, pensieri e prospettive da parte di questa proprietà. Ogni giorno che passa non ci sono segnali di chiarezza quasi come se la scelta dell’allenatore sia di per sé intuitivo di quello che sarà il Bari della prossima stagione. Basta questo? Certo che no. Essere limpidi e precisi nelle intenzioni è imperativo categorico di qualsiasi società sportiva anche e soprattutto per far capire alla città le reali intenzioni e cosa si voglia sul serio fare. Brancolare nel buio senza prospettive e senza una vera idea del Bari del futuro non fa che indispettire i tifosi, rendere questa piazza ancora più arrabbiata e delusa portandola allo stremo. Una lontananza sempre più tangibile dalla propria squadra è ciò che di peggio possa fare una proprietà. E non sappiamo se questo sia davvero l’obiettivo dell’attuale società.
Cosi, con presunte trattative all’orizzonte sul discorso calciatori da prendere e cedere e con l’incognita allenatore, si procede in queste prime giornate estive di caldo afoso. Ma di caldo ce n’è tanto all’interno della tifoseria biancorossa. E non è certo un caldo benefico. Oggi la città aspetta con ansia e trepidazione le intenzioni vere della dirigenza del Bari. Senza troppi giri di parole e frasi che lasciano il tempo che trovano. La sensazione di un’altra stagione di navigazione a vista è terribilmente visibile agli occhi di tutti. Solo i prossimi giorni saranno indicativi su tutto. Sempre che davvero quella tanto agognata chiarezza sui progetti futuri sarà davvero messa in atto.
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10.06.26 - CdS - Nesta poco convinto. All'orizzonte offerte dall'estero
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Alessandro Nesta non sarebbe del tutto convinto di tornare ad allenatore in serie B, nella fattispecie a Bari, nonostante le decise avance del club biancorosso. Stando alla fonte, inoltre, per l'ex Monza all’orizzonte ci sarebbero possibili offerte da Arabia Saudita e Stati Uniti.
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10.06.26 - Un porta senza padrone: c'è Pissardo, improbabile Radunovic. Che si fa con Marfella?
Tra i pochi ad aver disputato una stagione degna di nota troviamo Radunovic, arrivato in prestito la scorsa estate dal Cagliari e già di ritorno in Sardegna. Difficile, se non impossibile, immaginare ad oggi un ritorno in biancorosso. L'estremo difensore serbo, infatti, piace a tanti club importanti di serie B, con in testa l'ambizioso Palermo.
Al momento, certa pare solo la permanenza di Pissardo. Il contratto del portiere piemontese è in scadenza nel 2026 e tutto lascia presagire che non ci saranno novità di rilievo circa il suo futuro. Almeno per il momento. Differente la situazione di Marfella, tornato a Bari lo scorso settembre. Zero presenze e contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, difficile fare ad oggi previsioni concrete anche se molto dipenderà dalla volontà dello stesso ex Napoli: avrà ancora voglia di ricoprire un ruolo così marginale o avrà voglia di rimettersi in gioco altrove, magari tornando in serie C?
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07.06.25 - CdM - Bari, chi riscatti? Sono sei i giocatori in attesa
Sono sei i giocatori in prestito su cui - come sottolinea stamane il Corriere del Mezzogiorno - il Bari vanta un diritto di riscatto che, però, difficilmente verrà esercitato. Si tratta di Favasuli, Lella, Falletti, Lasagna, Maggiore e Novakovich. Il quotidiano spiega: "L’esterno arrivato dalla Fiorentina potrebbe essere agevolmente riscattato, ma i viola vantano un diritto di controriscatto. Per Lella occorre ragionare con il Venezia e verificare i margini di un rinnovo che non sembra semplicissimo. Praticamente impossibile invece è che restino Falletti, Lasagna, Maggiore e Novakovich".
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07.06.25 - Boniek: "Bari merita tanto. Tornerei, anche da presidente: in un anno saremmo in Serie A"
Zbigniew Boniek, ex stella della Juventus e della Roma, allenò il Bari nella stagione 1991-92. Oggi, dopo aver concluso nell'aprile 2025 il suo incarico da vicepresidente UEFA, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoBari tornando a parlare di una squadra e una città alla quale è rimasto legato anche a distanza di trent’anni dalla sua breve esperienza.
Il "Bello di notte", soprannominato così dallo storico presidente della Juventus Gianni Agnelli per le sue grandi prestazioni nelle partite di Coppa dopo il tramonto, ha commentato la situazione attuale in casa biancorossa: "Mi sembra che il Bari sia una squadra fatta di prestiti. Non è semplice così. Lo so che da voi si dice che Bari fa un po’ da succursale del Napoli e questo alla gente non piace".
Boniek non nasconde le sue perplessità sulla gestione della società da parte della famiglia De Laurentiis, che i tifosi vedono con assenza di capitale e progettualità: "Devo dire onestamente che per come viene proposta la situazione sembra un po' così. Bari non si merita questo. Anche a me sembra ci sia questa dipendenza tra Napoli e Bari, e questo non fa bene alla piazza. Deve giocare in Serie A e non è facile andarci quando tutti i giocatori sono in prestito. Perché questo non aiuta a superare e aumentare i valori dei giocatori. C’è uno stadio, una tifoseria, un ambiente da A: bisogna solo fare le cose giuste e tornare dove si merita".
Infine, un augurio e la "battuta": "Faccio sempre il tifo per le squadre con cui ho avuto a che fare quindi anche per il Bari. Se ci tornerei? Anche a fare il presidente, vi garantisco che nel giro di un anno saremmo in Serie A!"
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07.06.25 - TeleBari - Panchina Bari, c'è Nesta in pole! L'ex Monza entusiasta
Il prossimo allenatore del Bari potrebbe essere Alessandro Nesta. Stando a quanto riportato da Telebari.it, l'ex allenatore del Monza è balzato in cima alla lista dei papabili eredi di Moreno Longo. Secondo la fonte, Nesta avrebbe espresso pieno gradimento. Nei prossimi giorni sono previste novità rilevanti sul possibile accordo.
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03.06.25 - Longo solo con progetti più chiari e ambiziosi. Sostituti? C'è Donati
Il gran ballo degli allenatori. Quale sarà il prossimo mister del Bari? La Gazzetta dello Sport fa il punto sulle scelte delle squadre di cadetteria. Circa i programmi biancorossi, spiega: "A Bari per esempio Moreno Longo ha ancora un anno di contratto, ma la società ha solo confermato i manager, mentre il rapporto con l’allenatore andrà avanti solo con progetti più chiari e ambiziosi: tra i possibili sostituti c’è Massimo Donati".
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03.06.25 - CdM - In pole D'Aversa. Due le possibili complicazioni
Un nome su tutti. "In pole vola D'Aversa", lo scrive oggi il Corriere del Mezzogiorno in merito alla scelta del nuovo allenatore biancorosso. Legami con l'ex Conte e con Di Cesare. "Possibili complicazioni nell’affare potrebbero essere lo stipendio, abbastanza alto, e le ambizioni personali, che potrebbero orientare D’Aversa verso piazze più pronte a investire per puntare alla promozione", rimarca il giornale.
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03.06.25 - Bari, per il dopo Longo spunta Salvatore Foti. Chi è il fedelissimo di Josè Mourinho
Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza per la panchina del Bari per il post Moreno Longo, spicca quello di Salvatore Foti, figura giovane ma già ben conosciuta nel panorama calcistico per il suo percorso da vice allenatore al fianco di José Mourinho.
Classe 1988, originario di Palermo, Foti ha vissuto le ultime stagioni nelle retrovie di alcune delle panchine più esigenti d’Europa. È stato il braccio destro dello Special One alla Roma, contribuendo, pur senza la licenza da primo allenatore, alla conquista della Conference League nel 2022 e al cammino fino alla finale di Europa League nel 2023. Dopo la fine dell’esperienza romana, ha seguito Mourinho anche nella recente avventura al Fenerbahçe, confermando la fiducia che il tecnico portoghese ripone in lui.
Nonostante il curriculum da vice di altissimo profilo, Foti non ha ancora avuto esperienze da primo allenatore. Una scelta come quella del Bari rappresenterebbe quindi un salto significativo nella sua carriera, una scommessa sulla scia di altri club che hanno puntato su profili emergenti.
Tra le curiosità legate al suo passato da calciatore, non passa inosservato un dettaglio che potrebbe far discutere la tifoseria biancorossa: nel 2012-13 ha indossato la maglia del Lecce, storico rivale del Bari, realizzando 8 gol in 15 presenze in Serie C. Un dettaglio che racconta la sua breve ma incisiva carriera in campo, bruscamente interrotta da problemi fisici.
Ora, a distanza di anni, Foti potrebbe sedersi proprio sulla panchina opposta rispetto a quella che un tempo sfidava da calciatore. Il Bari riflette: puntare su un profilo giovane e internazionale, ma ancora tutto da testare come capo allenatore.
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30.05.25 - Silenzi e fantasmi attorno alla panchina di Longo: Bari senza guida, tra attese, dubbi e un futuro tutto da scrivere
A Bari, l’eco dell’ultima delusione stagionale non si è ancora spento. Il nono posto in classifica, che ha sancito l’esclusione dai play-off, pesa come un macigno sulla piazza e sulla società. E mentre le altre squadre programmano il futuro o si giocano ancora un sogno, in casa biancorossa regna il silenzio. Un silenzio assordante, carico di interrogativi e di fantasmi.
È un post season anomalo, quello che sta vivendo il Bari. I tifosi aspettano, invano, segnali dalla società. Non si conosce ancora il destino del direttore sportivo Giuseppe Magalini, né quello del capitano-dirigente Valerio Di Cesare. Figure chiave di una stagione fallimentare, ma che al momento restano avvolte da una nebbia di indecisione e mancate prese di posizione. Nessun comunicato, nessuna intervista, nessun indizio su chi guiderà la ricostruzione.
E poi c’è Moreno Longo, il tecnico arrivato per provare a raddrizzare una barca che imbarcava acqua da mesi. La sua gestione ha portato risultati altalenanti, senza mai convincere del tutto. Attorno alla sua panchina si aggirano oggi silenzi e fantasmi: sarà confermato? Sarà lui l’uomo da cui ripartire o si aprirà un nuovo capitolo tecnico? Nessuno lo sa, perché nessuno parla.
In una piazza passionale e impaziente come quella barese, questo vuoto comunicativo pesa più di una sconfitta. Serve chiarezza, serve coraggio. Il tempo degli alibi è finito. Se davvero si vuole voltare pagina, bisogna farlo con parole nette, con idee forti, con volti nuovi o con conferme motivate. Continuare a galleggiare nell’ambiguità significa solo prolungare l’agonia. E Bari merita molto di più.
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30.05.25 - LDL, ieri l'incontro con Magalini e Di Cesare: fari puntati su Longo e mercato
Qualcosa si muove. In quale direzione, però, è ancora molto difficile capirlo. Dopo quasi tre settimane di silenzi e supposizioni su quelle che saranno le strategie del club in vista della prossima stagione, ieri sera c'è stato il primo incontro tra il presidente Luigi De Laurentiiis, il ds Giuseppe Magalini e il suo vice, Valerio Di Cesare.
Sul tavolo, in primis, il futuro di mister Longo, che sembra sempre più lontano dalla panchina biancorossa. Una decisione che, salvo ripensamenti, sembra già presa dall'intero entourage dirigenziale, che deve ora scegliere il nuovo tecnico prima di delineare le traiettorie di un mercato che si presenta già in salita.
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30.05.25 - Totò Lopez: "I DeLa continuano a umiliarci. Le istituzioni si diano da fare"
Dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno, le parole di Totò Lopez sul silenzio circa le strategie per l'anno venturo: "Ormai i De Laurentiis ci hanno abituato a questo e non mi meraviglio più di niente. È una prassi normale, dal loro punto di vista, e ci dobbiamo rassegnare. Continuano a umiliarci". Sulla stagione.... "Longo definiva i play off un sogno, Magalini parlava di salvezza come una situazione non drammatica. Non so se ridere o piangere. I De Laurentiis sono a Bari da sette anni e deve essere chiaro che se vuoi vincere devi spendere. Invece siamo la succursale del Napoli ed è proprio ciò che vogliono".
Sul futuro... "Le istituzioni si diano da fare. Come Decaro fece venire De Laurentiis, qualcuno deve far capire ai De Laurentiis che è arrivato il momento di dire basta. Il Bari non può lottare per l’ottavo posto".
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30.05.25 - Tmw - Anche il Bari su un difensore centrale del Cerignola, ecco chi è!
Un nome in forza al Cerignola piace a tanti. Come spiega tuttomercatoweb, Romano - difensore centrale - interessa in A al Lecce ma anche al Bari in B. In cadetteria l'interesse sarebbe anche della Carrarese.
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29.05.25 - Rep - DeLa in città per decidere il futuro. E' l'ora di darsi una mossa: Bari da ricostruire da zero!
Bari in attesa, quasi snervante. Il silenzio che accompagna (da sempre) i finali di stagione del club barese non aiuta di certo a rasserenare gli animi dei tifosi biancorossi, sempre più sfiduciati: "È l’ora di darsi una mossa. Nella giornata di oggi o al massimo domani, Luigi De Laurentiis incontrerà il direttore sportivo del Bari, Giuseppe Magalini, e il suo vice, Valerio Di Cesare, per stabilire le linee guida per la prossima stagione. Sarà un altro anno zero, con un nuovo allenatore da scegliere e più di mezza squadra da costruire" scrive stamane l'edizione barese de la Repubblica.
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29.05.25 - Bari, se parte Longo profilo giovane o allenatore esperto? I possibili scenari per la prossima stagione
Sono ore calde in casa Bari. Sul versante direttore sportivo, la società del presidente De Laurentiis ha preferito la continuità confermando la fiducia in Magalini e Di Cesare e consentendo cosi a loro di poter programmare con certezza le mosse per la prossima stagione. Il primo pensiero dell'ex direttore sportivo del Catanzaro è capire al più presto se proseguire con Longo o meno. Dalle ultime sensazioni sembra che le strade tra il tecnico torinese e il Bari siano destinate a separarsi concludendo cosi anzitempo il matrimonio con la società biancorossa.
Nell'eventualità piuttosto concreta di una partenza di Longo, il grande dilemma in casa Bari è quello di individuare il giusto profilo per la prossima stagione valutando tutte le varie alternative sulla base di un progetto certo e preciso. A chi affidarsi nel caso? La prima prospettiva potrebbe essere quella di affidarsi ad un allenatore giovane ma dalla voglia di emergere e crescere e, magari, di stupire. Questo presupporrebbe l'allestimento di una squadra prettamente giovane con qualche esperto da inserire in rosa o da confermare tra quelli già presenti. Con questo scenario, la sensazione sarebbe quella di una stagione di mantenimento della categoria senza reali grandi ambizioni andando, di fatto, di pari passo con quello che è accaduto in questa annata. Con l'intenzione, però, di partire a fari spenti per poi provare, qualora ci siano le condizioni, a fare qualcosa di più.
Secondo scenario ( quello effettivamente sperato da tutti i tifosi biancorossi) potrebbe essere quello di individuare il giusto prospetto esperto per diventare realmente competitivi sin da subito con una squadra costruita per provare il vero salto di categoria senza dare l'impressione nuovamente di voler vivacchiare un altro anno. Una prospettiva che darebbe più slancio e speranza ad una tifoseria, al momento, sempre più delusa e disillusa e che, in certi casi, sta dimostrando notevole distacco dal suo primo grande amore ovvero la squadra cittadina.
Non resta che attendere al più presto il vero destino di Longo per poi, in caso di suo addio, pensare subito al futuro scegliendo quell'allenatore ritenuto più coerente e vicino al progetto che la società biancorossa metterà in campo. Di sicuro il credito nei confronti di questa società è sempre più basso e, pertanto, Magalini e Longo, stavolta, non dovranno sbagliare per evitare un ennesimo campionato pieno di amarezze.
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29.05.25 - Radunovic, futuro in bilico: da Brenno a Caprile, quando la porta dura troppo poco
Boris Radunovic ha fatto il suo. Solido tra i pali, reattivo, spesso decisivo: il portiere serbo è stato una delle note più affidabili del Bari in una stagione complicata. Un rendimento costante che ha convinto sul piano della sicurezza e delle parate, meno sul gioco con i piedi, il vero punto debole emerso lungo l’annata. Eppure, nonostante la sua affidabilità, il futuro in biancorosso è tutt’altro che scontato.
Radunovic era arrivato in estate in prestito dal Cagliari, e ora il suo cartellino è tornato al club sardo. La sua permanenza a Bari è tutta da valutare: la società riflette sul da farsi e anche il giocatore guarda intorno a sé. Alcuni rumors di mercato parlano di un interesse concreto da parte del Palermo, alla ricerca di un profilo esperto e affidabile per la prossima stagione.
Se dovesse partire, non sarebbe certo un’eccezione. A Bari, la maglia numero uno raramente ha conosciuto stabilità negli ultimi anni. Basti pensare a Elia Caprile, protagonista nella cavalcata verso la finale playoff nel 2022-23, salutato dopo un solo anno per approdare al Napoli.
Solo l’anno scorso era toccato a Brenno, arrivato dal Grêmio per difendere i pali nel campionato 2023-2024: partito come titolare, ha perso il posto nel finale ed è rientrato alla base senza lasciare un segno indelebile. Poi c’è il caso di Davide Marfella, terzo portiere nella stagione appena conclusa ma che dal 2018 ha fatto un “ping pong” costante tra Napoli e Bari. Dopo una parentesi alla Casertana, svincolato, è stato richiamato dal Bari per completare il reparto portieri. Un esempio di come anche chi non è titolare possa vivere una storia fatta di ritorni e addii ripetuti.
Una tendenza che racconta di una porta diventata instabile, dove anche chi si comporta bene fatica a mettere radici. Il destino di Radunovic è legato alle scelte della nuova dirigenza, ma il rischio è che il Bari cambi ancora, pur avendo trovato un portiere che – al netto dei piedi non educati – ha dato certezze.
La porta, al San Nicola, resta un enigma. E forse è proprio questo il problema.
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28.05.25 - Bari, sarà rivoluzione? Dal nuovo tecnico alla rosa: sono tanti i dilemmi
Dando per scontato l'improbabile cambio di rotta a livello societario, il Bari prova in queste settimane a guardare al futuro lasciandosi alle spalle un'altra stagione senza sussulti e con molta delusione addosso. La piazza è in uno stato di grandissima amarezza figlia di un campionato che non ha mai emozionato o dato l'impressione di poter essere promettente e foriera di traguardi prestigiosi. Il Bari si è perso dentro i suoi soliti rimpianti, dentro la sua mediocrità e dentro la sua mancanza di competitività vera.
Ora è tempo di voltare pagina cercando di capire se questa rosa va puntellata o va fatta una grande rivoluzione tecnica. Il nodo da sciogliere sarà quello del tecnico che dovrà sedere sulla panchina biancorossa. Magalini e Di Cesare saranno con tutta probabilità confermati dalla società e potranno, cosi, lavorare senza sosta per la scelta del nuovo allenatore. Dato per quasi scontato la difficile conferma di Moreno Longo, si dovrà sondare il terreno per trovare il profilo giusto per costruire un nuovo progetto tecnico. Questo nuovo corso dovrà comportare davvero un totale cambiamento a livello di rosa o semplicemente mirare al rafforzamento dell'organico con una base da confermare?
Di sicuro c'è che vi è una rosa composta ancora una volta da tantissimi prestiti che torneranno nelle società di appartenenza e, dunque, il tutto comporterà il necessario approdo in biancorosso di un buon numero di giocatori che possano sostituire quelli partenti. Da stabilire il futuro di alcuni calciatori che dovevano essere l'asse portante del Bari di quest'anno e che ora non sanno se faranno parte del Bari che verrà. Tra questi spiccano i nomi di Dorval, Radunovic e Mantovani. Per non dimenticare Falletti e Lasagna. Se sarà, invece, completa rivoluzione il lavoro che attende il direttore sportivo dovrà essere davvero certosino, profondo e senza più margini d'errore non fosse altro per una piazza che ribolle di malcontento e di delusione. Un'amarezza forte per una squadra che non fa più battere i cuori e con una proprietà che non dà realmente segnali di voler competere per traguardi importanti.
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28.05.25 - Godeas controcorrente: "Fiducia ai DeLa, potrebbero vendere il Napoli. Capisco l'amarezza ma niente drammi"
Non ha dubbi Denis Godeas, intercettato da TuttoBari: il Bari ha una proprietà solida e dalle potenzialità e prospettive rosee. Parlando dei De Laurentiis, l’ex attaccante biancorosso ed eterno capocannoniere della Triestina ha una visione controcorrente rispetto al malcontento di parte della tifoseria.
“In giro c’è molto di peggio – dice Godeas – e io onestamente non mi lamenterei. Avere una proprietà italiana, solida economicamente, è già un mezzo miracolo oggi. La frustrazione dei tifosi - ammette - è comprensibile. È normale volere di più, sognare il grande salto. Ma il calcio di oggi è business, è difficile che tutto vada sempre come si spera. E non vincere non significa necessariamente una gestione sbagliata”.
Il dualismo con il Napoli e la percezione che il Bari sia trattato come una “succursale” è un tema caldo tra i supporter biancorossi. Ma Godeas frena: “Anche questo, per carità, può essere un tema. Ma non darei per scontato che il Bari sia la sorella sfortunata. Io vedo un Napoli che ha già raggiunto il suo tetto, mentre il Bari potrebbe rappresentare una nuova sfida, un progetto da costruire. Le potenzialità, qui, sono enormi”.
E sulle ipotesi di vendita, che circolano da tempo, l'ex centravanti resta scettico: “Non sarei così sicuro che vogliano mollare per il 2028. Se i De Laurentiis hanno scelto Bari, è perché credono di poter fare bene anche qui. Certo, serve un progetto serio, serve sedersi a tavolino e decidere di porre basi solide. Ma non ho motivo per dubitare delle loro intenzioni. Potrebbero in futuro scegliere anche di vendere il Napoli che è molto più monetizzabile e far diventare il Bari il proprio fiore all'occhiello".
Rispetto all’arrivo di fondi stranieri in altre piazze, Godeas è netto: “Io preferisco sempre una proprietà italiana. So con chi prendermela se qualcosa non va. E, credetemi, vedere gestioni scellerate in giro mi fa apprezzare molto di più chi almeno garantisce stabilità”.
L’invito finale è alla pazienza: “Capisco l’amarezza per i risultati, ma non è una situazione drammatica, non si è in mano a dei banditi. È mancato qualcosa, certo, ma la base c’è. Se si lavora bene, il salto si può fare. Magari servirà un anno in più, ma con questa proprietà io sono convinto che prima o poi il Bari tornerà grande”.
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28.05.25 - Panchine: l'era di Longo destinata a chiudersi. Mignani, conferma legata al diesse
Tante squadre in procinto di cambiare tecnico in B. Fa il quadro tuttomercatoweb, citando anche il Bari: "A Bari, l’era di Moreno Longo sembra destinata a chiudersi così come quella di Alessio Dionisi a Palermo (occhi a Filippo Inzaghi), mentre per Antonio Calabro alla Carrarese, Guido Pagliuca alla Juve Stabia e Davide Possanzini al Mantova, molto dipenderà dalle offerte che potrebbero arrivare. A Cesena, per Michele Mignani la sua conferma sarà probabilmente legata al futuro dell’attuale direttore sportivo Fabio Artico: con un nuovo ds, non è da escludere anche un cambio in panchina. Infine Empoli e Monza: dopo la retrocessione è certo l’addio di Alessandro Nesta ai brianzoli, mentre per Roberto D’Aversa non ci sono ancora certezze".
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28.05.25 - Maiello ai saluti. Spunta interesse di un'altra pugliese
In uscita da Bari sembra essere Raffaele Maiello. Il Professore, dopo una lunga militanza in biancorosso, è in scadenza. Come spiega lacasadic.com, il Casarano - neopromosso in C - avrebbe messo nel mirino il regista campano.
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24.05.25 - SSC Bari: Tutto tace o quasi. La novità arriva dal Belgio. Bari, che mercato sarà?
Tutto tace, o quasi. In pieno mistero su quelle che saranno le strategie del club per il prossimo mercato, un'ufficialità attesa ma a suo modo non banale è arrivata in giornata. Scheidler non è più un calciatore biancorosso: il francese ha convinto in Belgio, nello specifico il Dender che ha deciso di riscattarlo al termine di una stagione positiva.
Finisce così l'avventura non certo imperdibile in biancorosso del centravanti che a Bari era arrivato nella prima stagione del ritorno in B con un carico di aspettative notevole e - sempre con il Bari - ha sfiorato proprio in quell'annata la promozione. Nelle successive due stagioni niente fiducia e prestiti altrove, prima del definitivo stop arrivato oggi.
Ma che mercato sarà quello del Bari? Tutto passerà dalla scelta di diesse e allenatore (ancora Magalini e Longo? Decisioni sarebbero auspicabili presto). Dopodiché si procederà alla rivisitazione di una rosa che potrebbe essere attesa dall'ennesima rivoluzione. Servirà un'iniezione di freschezza ad un gruppo che ha chiuso come peggio non poteva l'ultimo campionato. Sono giorni di attesa e forti domande sul futuro progetto. E c'è chi giura che questa volta non sarà più assegnata fiducia a scatola chiusa.
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22.05.25 - SSC Bari, I De Laurentiis non parlano dell'investitore americano...
Nelle scorse ore alcune conferme sul possibile ingresso di un socio americano
Il profilo è ben delineato: un imprenditore facoltoso statunitense, con affari già avviati in Puglia da tempo e la volontà di investire nel calcio e nel football americano per allargare il proprio business.
Questo l'identikit lanciato nelle scorse ore da alcune testate giornalistiche baresi ed in particolare dal giornalista Francesco Costantini intervenuto in una diretta social di Passione Bari di Radio Selene. Un investitore che ha ben chiaro il suo obiettivo: continuare a rinforzare la sua posizione in Puglia nel settore turistico.
E d'altronde, come potrebbe essere diversamente, poiché Bari ed il Barese offrono pochi settori su cui investire rispetto ad altre realtà nazionali, ma certamente quello turistico è un comparto in grandissima ascesa, che vede la nostra regione in vetta a tutte le classifiche di gradimento nazionali, con flussi enormi dall'estero. L'investitore americano sarebbe un socio disposto ad entrare - secondo quanto raccolto dalla nostra redazione - con percentuali tra il 25 ed il 30% nella compagine societaria, per poi acquisire la totalità del pacchetto di quote.Finora, però, a questa traccia (pare vi sia stato un primo abboccamento con il club di strada Torrebella la scorsa settimana) sembra non esservi stato un seguito, almeno nell'immediato. Ma a questo riguardo, se si tratti di una reale trattativa, di una chiacchierata informale o di una suggestione non concretizzatasi, non ci sono conferme da parte della famiglia De Laurentiis. Nulla, nessuna nota, nessuna conferenza stampa in vista, anche per negare tutto. Niente, nessuno spiraglio per comprendere se stiamo scrivendo di aria fritta o di possibilità concrete.
In attesa di eventuali sviluppi (era stato lo stesso Luigi De Laurentiis a dire in un recente passato di essere pronto ad accogliere soci), resta il nodo tecnico. Prima di giugno bisognerà capire se Giuseppe Magalini e Moreno Longo continueranno il percorso col club della Filmauro, cercando di rilanciare un progetto che quest'anno non ha portato nemmeno ai playoff ma potrebbe essere una buona base per il prossimo campionato. A patto che...molti dei prestiti divengano calciatori di proprietà. Il pensiero va a Radunovic, Mantovani, Favasuli, Favilli e Lasagna su tutti. Intanto la piazza è sempre più contro l'attuale proprietà e paventa una diserzione totale dal San Nicola.
bariviva.it
22.05.25 - FIGC, decisione playout: si gioca prima del verdetto sul caso Brescia. Rischio Serie B a 21 squadre
Secondo quanto riportato da Criscitiello, (direttore di SportItalia) e ripreso da pianetaserieB, sarebbero state sancite le tempistiche per le udienze del caso Brescia. La FIGC avrebbe deciso di far disputare il playout tra Sampdoria e Salernitana a metà giugno, senza attendere il verdetto del Collegio di Garanzia del CONI sul ricorso del Brescia. Le udienze sul caso si terranno a breve: primo grado entro 8 giorni, secondo grado entro 15. Se il Brescia dovesse vincere il ricorso, la prossima Serie B potrebbe disputarsi con 21 squadre, come accadde nella stagione 2018/19 dopo i fallimenti di Bari, Cesena e Avellino. Il Bari osserva la situazione, che potrebbe avere riflessi sull’assetto del prossimo campionato.
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21.05.25 - Bari, tu vuo' fa' l'americano? Dal Milan al Chelsea: tutte le proprietà a stelle e strisce del calcio
Tiene banco la questione multiproprietà. Nei giorni scorsi, Borderline ha riportato la notizia di un possibile interesse del magnate Jamie Dinan all'acquisizione del Bari. L'obiettivo, come spesso accade in queste circostanze, sarebbe rilevare un'iniziale quota minoritaria, per poi prendere l'intero pacchetto azionario. In attesa di ulteriori ed eventuali sviluppi, vediamo le altre realtà calcistiche con proprietà a stelle e strisce.
Alcune sono big del nostro calcio, come Inter e Milan, rispettivamente nelle mani dei fondi Oaktree e RedBird (quest'ultimo avente in gestione anche il Tolosa in Ligue 1). La sponda giallorossa di Roma, dopo il regno Pallotta, è ad agio dei Friedkin, che quest'anno hanno acquisito anche l'Everton in Premier. La carrellata italica prosegue con la Fiorentina di Rocco Commisso, l'Atalanta, al 55% delle quote societarie venduta a un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, il Bologna di Joey Saputo, il Parma di Kyle Krause, il Venezia di Duncan Niederauer e l'Hellas Verona della Presidio Investors, avente come presidente esecutivo Italo Zanzi. Scendendo di categoria, troviamo il Cesena della JRL Investments, che fa capo a Robert Lewis e John Aiello, e il Pisa neopromosso in A di Alexander Knaster, sebbene il presidente sia ancora Giuseppe Corrado.
Allargando lo sguardo al di là del confine nostrano, anche in Inghilterra vi è un ampio patrimonio dagli States: il Manchester United (Glazer family), l'Arsenal (Kroenke Sports & Entertainment), Liverpool (Fenway Sports Group), Chelsea (BlueCo di Todd Boehly, proprietario anche dello Strasburgo), Aston Villa (Wess Edens), Fulham (Shahid Khan), Ipswich Town (ORG), Crystal Palace (Blitzer-Harris-Textor) e Bournemouth (Bill Foley e Black Knight FC). Altre squadre asserenti a proprietari dell'altra parte del mondo sono le francesi Lione (John Textor), Marsiglia (Frank Mcccourt), Le Havre (Vincent Volpe) e le già citate Strasburgo e Tolosa; le spagnole Leganes (Blue Crown Sports Group) e Mallorca (Consortium Led by Andy Kohlberg).
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21.05.25 - Il futuro di Maita e Benali. Pilastri anche del prossimo Bari?
Sono indubbiamente stati i giocatori più rappresentativi del Bari di questi ultimi anni. L'anima e l'asse portante dello spogliatoio biancorosso e gli uomini che più hanno vissuto la realtà barese fuori e dentro il campo. Gioie e delusioni cocenti. Aspettative e sogni infranti. Di tutto e di più. Di sicuro c'è che sono stati i protagonisti assoluti di un cammino iniziato alcune stagioni fa e che oggi sono ancora presenti e con tanti interrogativi sul loro futuro a Bari. Mattia Maita e Ahmad Benali sono stati dei simboli. Nel bene e nel male. Idoli dei tifosi ma anche giocatori, spesso, sotto la lente di ingrandimento quando le cose non andavano bene.
Sul lato professionale e tecnico sia Maita che Benali sono stati e sono i pilastri del centrocampo del Bari. I veri registi della manovra biancorossa sia sul piano del dinamismo sia sul piano del temperamento e della personalità. Spesso e volentieri gli umori e le prestazioni della squadra sono coincise con il rendimento di entrambi i giocatori. Non a caso, in caso di loro assenza, la squadra ne ha quasi sempre risentito anche in virtù di una rosa che al suo interno non ha mai avuto reali sostituti all'altezza. In questa stagione, Maita e Benali hanno cercato sempre di trascinare i loro compagni nella speranza vana di raggiungere i play off e non si sono mai tirati indietro anche e soprattutto nei momenti più difficili della stagione. Eppure, la scorsa estate, entrambi i centrocampisti sono stati oggetto di tante voci di mercato in uscita. Soprattutto Maita sembrava destinato a partire salvo poi rinnovare con il Bari sino al 2026 piuttosto a sorpresa. Su Benali era scattato il rinnovo automatico sino al 2025 riuscendo a zittire tante indiscrezioni che davano il centrocampista libico lontano da Bari.
In questo momento, il Bari è in fermento. Sia a livello tecnico sia a livello societario. Tante voci di tutti i tipi stanno interessando l'ambiente biancorosso con inevitabili conseguenze anche sul futuro dei calciatori presenti in rosa. Ad oggi Maita ha ancora un anno di contratto e aspetta di sapere i programmi societari e tecnici per capire se ancora può rappresentare un elemento fondamentale per il Bari del futuro mentre Benali è in attesa di un probabile rinnovo di contratto sino al 2026. I tifosi si aspettano di rivederli in campo con la maglia del Bari anche l'anno prossimo. Si sa, però, che i matrimoni si fanno sempre in due.
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20.05.25 - Longo SI o NO?, il grande dibattito: perché confermarlo e perché no
Moreno Longo è stata senza dubbio la figura più divisa della stagione del Bari 2024/2025. A chi pensava facesse il massimo con la rosa a disposizione si è contrapposto chi riteneva l’operato insufficiente. A chi reputava le sue parole frutto di un notevole esercizio retorico rispondeva chi lo considerava parafulmine della società. I risultati, di certo, non sono dalla sua. La posizione di metà classifica del Bari non può certo portare soddisfazione nel cuore dei tifosi. Allora che fare? Tenerlo sulla panchina un altro anno? O cambiare strada? Ecco alcuni motivi per i quali confermarlo e altri per i quali non farlo.
PERCHE' CONFERMARLO – La prima parte di stagione del Bari non può essere dimenticata. Dopo le primissime giornate di rodaggio, la squadra ha iniziato ad esprimere un calcio gradevole, creando molte occasioni, tantochè il problema principale si pensava potesse essere lo carso cinismo del reparto offensivo. Non bisogna dimenticare che Dorval, il miglior giocatore della stagione del Bari (insieme a pochissimi altri), ha disputato la sua miglior stagione in carriera e la prima ad alto livello proprio sotto la guida di Longo che è riuscito ad esaltare le caratteristiche del giocane esterno. Anche la difesa alla fine non si è dimostrata così deficitaria, considerando che i biancorossi sono stati la quarta difesa del campionato con 40 gol subiti.
PERCHE' NON CONFERMARLO – Non si può nemmeno dimenticare che la seconda parte di stagione sia stata da dimenticare. Pochissime azioni pericolose create e una manovra poco fluida e farraginosa hanno arenato i galletti e le speranze playoff. Dorval, maggiormente conosciuto dagli avversari, è stato spesso raddoppiato, rendendo evanescente il suo estro e Moreno Longo non ha saputo rispondere con contromisure efficaci. Anche la gestione di molti giocatori non è piaciuta: Falletti e Pereiro, usati con il contagocce dopo essere stati più volte richiesti dallo stesso tecnico biancorosso; Lasagna spesso isolato in avanti senza saper sfruttare le sue qualità da perfetta spalla d’attacco di un centravanti boa; il centravanti boa, Favilli, utilizzato spesso e volentieri nei minuti finali quando si è dimostrato l’unico ad avere quel senso del gol necessario a portare punti importanti. Quello che però si rimprovera di più al mister è l’incapacità ad imprimere una mentalità di ferro ai propri giocatori. Troppe disattenzioni, troppi punti persi nei secondi tempi. E anche le assunzioni di colpa sono state poche e velate. Ci si è ritrovati troppe volte a commentare i postpartita del tecnico senza mai capire il suo reale pensiero e con frasi al centro di polemiche come quelle sulla sopravvalutazione della squadra.
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20.05.25 - Maiello e Bellomo al capolinea. Pucino, chance di ...
Tre calciatori in scadenza e decisamente in bilico. E' il caso di Pucino, Maiello e Bellomo, veterani del gruppo biancorosso ma non inamovibili. Come spiega il sito di TeleBari, solo il difensore ha ancora chance di rinnovo. Al capolinea invece l'avventura a Bari dei due centrocampisti.
telebari
19.05.25 - Clamoroso in B: playout nel caos, non si gioca domani. Brescia verso il -4 (sarebbe retrocesso). Chance Samp e Angelozzi salvo
Ha del clamoroso quanto anticipato da La Gazzetta dello Sport in questi minuti. Saltano, almeno per ora, i playout di B perché sarebbe in arrivo una penalizzazione di 4 punti al Brescia. La classifica sarebbe così rivoluzionata, con le rondinelle che finirebbero in C e con la Samp che giocherebbe il playout contro la Salernitana.
Salvo sarebbe invece il Frosinone di Angelozzi che si preparava a disputare lo spareggio. La Lega di B ha già rinviato l'appuntamento di domani in attesa di sviluppi e riprogrammazione dell'evento.
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19.05.25 - Il futuro dell'attacco del Bari è un rebus: da Lasagna a Bonfanti, hanno tutti deluso
La stagione è finita, ma le domande restano. E la più urgente riguarda l’attacco: chi segnerà i gol del Bari nella prossima stagione? Perché, se c’è un reparto che ha tradito le attese nel campionato appena concluso, è senza dubbio quello offensivo. Tanti nomi, pochi gol. Un mix tra promesse mancate e profili mai davvero incisivi. E ora il futuro è tutto da scrivere.
Kevin Lasagna era stato accolto come il grande colpo. Esperienza in Serie A, velocità, possibilità di attaccare la profondità: l’identikit perfetto per completare il reparto. Ma la realtà è stata ben diversa. Una stagione anonima, complicata da problemi fisici e da una condizione mai brillante. L’ex Verona non ha lasciato traccia, né a livello realizzativo né di leadership.
Simone Bonfanti era una promessa/scommessa, e tale è rimasta. Qualche illusione, poco peso specifico, poca incisività. Andrea Favilli, arrivato per garantire centimetri e presenza in area, ha vissuto un'annata tra alti (pochi) e bassi (molti), rallentato anche lui da acciacchi e da una forma mai costante. E Andrija Novakovich? Doveva essere l’alternativa solida, il profilo di fatica e sostanza: è finito ai margini, senza mai diventare davvero un’opzione credibile.
Un sistema che non ha aiutato. Le colpe non sono solo dei singoli. L’intera struttura offensiva del Bari è stata sterile. Nonostante Longo sia rimasto in sella per tutta la stagione, la squadra non ha mai trovato fluidità e continuità in zona gol. Centrocampo privo di fantasia, esterni prevedibili, pochi rifornimenti e troppa solitudine per le punte. Un attacco lasciato spesso a sé stesso, senza meccanismi né idee.
Serve una rifondazione profonda. Con la stagione archiviata e il sogno playoff svanito, il reparto offensivo è il primo da rifondare. Difficile pensare alla conferma di Lasagna, in bilico anche gli altri. Serviranno profili diversi: giovani affamati, attaccanti con motivazioni, magari da rilanciare. Ma soprattutto servirà un’identità tattica più definita, che metta finalmente in condizione le punte di fare ciò che sanno: segnare.
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17.05.25 - Bari, i Galletti sulle tracce di Possanzini, Longo out?
Una stagione da lasciarsi alle spalle e ripartire. Il Bari nelle prossime settimane programmerà la prossima stagione. Un’idea che può tornare di moda, raccontano i colleghi di TuttoMercatoWeb.com, è Davide Possanzini, allenatore del Mantova con cui c’erano già stati dei contatti la scorsa estate.
Possanzini con la salvezza del Mantova ha prolungato il suo contratto per un’altra stagione. Sulla carta dovrebbe quindi continuare il tandem Botturi-Possanzini che ha lavorato in maniera importante in questo campionato. Il tecnico però ha acceso i riflettori di diversi club, magari proprio del Bari. Per ingaggiare Possanzini però serve un investimento da un milione di euro, come da clausola di uscita presente sul contratto. E intanto si registrano estimatori anche per il ds Botturi. Il Bari studia Possanzini, il Mantova le mosse per il futuro…
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17.05.25 - Terracenere: "Totale fallimento. Abbonamento? Solo dopo aver visto campagna estiva. Vicari capitano, ma di cosa parliamo?"
"Con le risorse a disposizione e analizzando il risultato finale, parliamo di un totale fallimento. Questa squadra avrebbe potuto benissimo rientrare nei playoff. Non ci riferiamo ad una fuoriserie in grado di vincere il campionato, ma è un errore dichiarare che la rosa sia stata costruita solo per la salvezza. I rinforzi di gennaio sono stati mirati e voluti dall’allenatore". Va giù duro Angelo Terracenere. Apprezzato ex biancorosso, in un'intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno, rimarca tutta la delusione per quanto visto quest'anno. "È la società che non fa niente per la città. Non si cacciano i soldi per costruire una formazione all’altezza di Bari. I De Laurentiis devono sapere che hanno in mano una piazza che non merita di avere venti giocatori in prestito ed un bagaglio proprio limitato. Così non si potrà mai ambire a traguardi importanti. L’abbonamento andrà fatto solo dopo aver visto la campagna acquisti estiva".
Su Longo, "Non è stato coerente". Sui calciatori... "È mancato un leader nel gruppo. Maita non lo è mai stato. È bravo, ma non un trascinatore come Di Cesare l’anno scorso. Vicari capitano? Ma di cosa parliamo? Per vestire la maglia biancorossa devi avere carisma e cattiveria calcistica".
L'invettiva riguarda anche il diesse... "Dove pensa di stare Magalini? Troppo facile proclamare con sicurezza l’approdo ai playoff e, poco dopo ad obiettivo fallito, uscirsene con una frase a dir poco infelice. Il direttore sportivo dovrebbe essere consapevole del valore della squadra costruita. Prima di esprimersi, conviene pensare".
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16.05.25 - Cirici sgancia la bomba: “Trattative in corso con un imprenditore USA! Sul piatto 20 milioni di euro” ????????⚽
Franco Cirici: "Mi risulta siano state aperte delle trattative con un imprenditore americano per l'acquisizione della SSC Bari, ma conosce molto bene il nostro calcio. È molto vicino al presidente del Pisa e ha visto Bari-Pisa insieme a lui. Potrebbe entrare con una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni di euro come ingresso"
Franco Cirici
15.05.25 - Il Bari verso un futuro shock: arriva un imprenditore americano e… torna Angelozzi?
Il futuro del Bari, a partire da una società ormai contestatissima. La Gazzetta del Mezzogiorno apre allo scenario: "Interlocuzioni a vario titolo sono avvenute con rappresentanti di fondi di investimento e grandi industriali. Ebbene, una pista avrebbe preso corpo più di altre. Un abboccamento, infatti, si sarebbe intensificato negli ultimi mesi: l’interlocutore sarebbe un facoltoso imprenditore americano".
Stando alla ricostruzione del giornale, non si tratterebbe di un'acquisizione immediata, ma a tappe. Una quota di minoranza da ampliare di anno in anno, con un prezzo di acquisizione già fissato in caso di promozione in A.
C'è ovviamente tanta carne al fuoco sul futuro anche della parte calcistica. "La società pugliese potrebbe rituffarsi con convinzione su Guido Angelozzi", si legge.
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14.05.25 - Il Pallone d'oro va a Radunovic! Il portiere l'unica nota lieta della stagione. Succede a Sibilli e Di Cesare
Finisce con un mesto 0-0 a Bolzano la stagione del Bari. Niente playoff e tanto rammarico in casa biancorossa al termine di un campionato poco brillante. A far eccezione il portiere Radunovic, il calciatore dal rendimento più continuo e - non a caso - vincitore del Pallone d'oro biancorosso 2024/2025.
Arrivato dal Cagliari in estate, l'estremo difensore ha fatto presto a far breccia con prestazioni sempre più convincenti e parate da urlo. Quello riconosciuto dai lettori di TuttoBari.com è un premio semplicemente meritato e che arriva peraltro in anticipo sull'ultima votazione (IN CORSO, CLICCA QUI) relativa al match col Sudtirol (ininfluente ai fini del primato di Radunovic, ormai irraggiungibile dai compagni di squadra).
L'ALBO D'ORO
24/25: Radunovic
23/24: Sibilli
22/23: Di Cesare
21/22: D'Errico
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14.05.25 - Longo: "Fallimento? No, delusione. Pronto a ripartire con entusiasmo. Quest'anno in autogestione, il prossimo non credo"
Dopo SudTirol-Bari, il tecnico biancorosso Moreno Longo ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RadioBari. Queste le sue parole.
Sulla stagione: "Se guardiamo all'obiettivo playoff, c'è delusione dopo le tante settimane passate con la possibilità di giocarseli. La posizione ci è sfuggita nel finale e crea delusione. Lo volevamo con tutte le forze. Ci è mancato uno step in più per un qualcosa che ha delle basi da non buttare via. Non mi trova d'accordo la definizione di fallimento, sebbene abbiamo lasciato punti per strada. Ribadisco che si arrivava da una quasi retrocessione, abbiamo rimesso in piedi una squadra con pregi e difetti, che ha fatto pessime prestazioni e ottime prestazioni. Abbiamo rivalutato alcuni giocatori che arrivavano da una stagione deficitaria. Oggi retrocede la Sampdoria, il playout sarà Salernitana-Frosinone. La categoria è complicata, sebbene sappiamo che non sia un alibi"
Sul futuro: "Al mio futuro ci pensa la società. Sono pronto a ripartire con entusiasmo. Poi la proprietà farà le dovute valutazioni. Non arrivo con la bacchetta magica, io ci metto il possibile, non si può ogni anno ripartire da zero. Ad ogni modo, io sono tranquillo".
Sul rapporto con la società: "Siamo stati sempre uniti, senza visioni differenti. So che questa squadra se l'è giocata, nelle ultime la posizione ci è scivolata. Ho insistito sul percorso e sul momento, e quello pesava prima di fare questo step in più. Dopo le prime tre giornate, era utopistico parlare di playoff e ho dovuto usare la concretezza".
Sulle ultime brutte prestazioni: "Con il Modena l'abbiamo approcciata male, poi abbiamo avuto una reazione. Abbiamo toppato Cosenza e su Cittadella siamo ricaduti nel problema di quest'anno. Non avevo presagio dopo il primo tempo del piglio visto nel secondo. È stato un altro momento in cui siamo stati a due volti. Questo ci ha fatto perdere spesso qualche punto".
Di nuovo sul suo futuro:"Me la sento di partire da Bari. Parleremo con la società per capire i programmi di entrambi. La motivazione non mi manca, sono stato nei campionati vinti e nelle contestazioni, fa parte del mio lavoro. Dal confronto vedremo anche le possibilità di confermare qualche giocatore di quest'anno ed eventualmente aggiungere qualche pedina. Fa parte delle valutazioni dei programmi. Se una delle due parti non sarà d'accordo, lo vedremo. Quest'anno eravamo in autogestione e il direttore ha fatto fatica. Dal prossimo anno, credo ci sarà più libertà di muoversi".
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14.05.25 - Il fallimento investe tutto e tutti. Magalini, la prima stagione a Bari è stata un flop
A Bolzano si è consumata l'ultima esibizione anonima del Bari, "degna" conclusione di una stagione senza squilli e, soprattutto, fallimentare in rapporto a quello che era l'obiettivo. La delusione è enorme anche in considerazione delle aspettative che c'erano e che avevano convinto anche buona parte del tifo biancorosso. In particolar modo, la venuta del nuovo direttore sportivo Magalini aveva portato area di novità e di speranza considerando il buon percorso del dirigente sportivo ex Catanzaro. La campagna acquisti, per la verità, non è stata fatta nei tempi giusti, con alcuni intoppi che hanno costretto Magalini a prendere i giocatori soprattutto nell'ultima parte del mercato estivo creando non pochi grattacapi a Longo.
Nonostante questo, sono arrivati dei prospetti che promettevano molto in termini di rendimento creando, a detta di tutti, un gruppo decisamente più competitivo rispetto a quello della passata stagione. Le attese sono state piano piano spazzate via anche considerando il deludentissimo mercato di gennaio che ha portato a Bari calciatori che, di fatto, non hanno mai spostato gli equilibri della squadra in senso positivo. Insomma, a conti fatti, trattasi di un vero e proprio flop. Un primo anno di Magalini decisamente negativo e al di sotto delle aspettative. Non sappiamo quanto realmente il ds abbia potuto incidere nelle scelte considerando il budget a disposizione ma non vi è dubbio che i calciatori arrivati a Bari sono stati avallati e decisi da lui. Anche sul piano della comunicazione, Magalini non si è certo distinto per prontezza e per presenza in particolar modo nei momenti più delicati della stagione facendo trasparire molto distacco con la piazza e con le proprie legittime esigenze di chiarezza.
Ci si è basati sull'ampia garanzia che Magalini ha sempre sbandierato circa la bontà degli acquisti ma il campo ha decisamente smentito il ds biancorosso. La scelta dell'allenatore era stata condivisa da tutti ma a mano a mano che le giornate sono passate si sono percepiti malumori crescenti da parte del tecnico mai realmente accontentato nelle sue richieste. E, di conseguenza, anche i calciatori, inconsciamente, si sono adeguati a questa mediocrità. Decisamente insufficiente, pertanto, il lavoro di Magalini che ora aspetta di sapere il proprio futuro. Un futuro tutto da scrivere e da decifrare soprattutto pensando a quelle che sono le reali intenzioni di questa proprietà.
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14.05.25 - Magalini: “Non è la fine del mondo. Non ripartiremo da zero. Fossimo retrocessi capisco anche!”
Game over per il Bari. In quel di Bolzano la formazione biancorossa non è andata oltre lo 0-0 contro il Sudtirol e ha mancato l’accesso ai playoff, decretando il fallimento della sua stagione, non raggiungendo quello che era l’obiettivo dichiarato ad inizio anno. Anche un successo, in ogni caso, non sarebbe servito a nulla, vista la vittoria del Cesena con il Modena. Dopo il fischio finale a parlare ai microfoni di RadioBari è stato il direttore sportivo
Queste le dichiarazioni del direttore sportivo: «Non siamo contenti perché l’obiettivo era alla portata, nelle ultime cinque ne abbiamo perse tre, non possiamo appellarci a nulla. La colpa è solo nostra, dovremo fare le valutazioni. Fallimento? Se l’obiettivo era quello e non l’abbiamo centrato assolutamente si. Andremo a capire perché non li abbiamo centrati cosa non ha funzionato e lavoreremo di conseguenza».
Magalini ha proseguito: «Non si tratta di trovare il responsabile, ma il perché non si è andati ai playout. Ci sono stati degli errori da parte di società, dirigenza e squadra. Fossimo retrocessi capisco anche, non è la fine del mondo, l’importante è esaminare bene le cose. La posizione di Longo? Non è la sera dei processi, stasera c’è la delusione, poi si parlerà di tutto. Magalini e Longo non dovranno essere i problemi del Bari, si esamineranno le posizione di tutti».
Sui prestiti: «Se nelle valutazioni ci saranno giocatori che vorranno rimanere. Si ripartirà da zero? Non parte da una situazione fortificata, abbiamo tanti giocatori che vorrebbero rimanere, ma sono cose superlative, bisogna valutare l’aspetto tecnico con la società. Secondo noi l’obiettivo era alla portata. Non cerchiamo il colpevole in Longo».
14.05.25 - Psicodramma Samp, è in Serie C per la prima volta nella storia! Si salva il Brescia
Ecco i verdetti: ai playout Frosinone e Salernitana, ai playoff Juve Stabia-Palermo e Catanzaro-Cesena. Si salva anche il Mantova
La Sampdoria è in Serie C. La squadra blucerchiata non è riuscita a vincere in casa della Juve Stabia e arriva la dolorosissima retrocessione per il Doria che doveva essere una delle candidate alla promozione in Serie A ma tutte le scelte fatte, sportive e non, sono risultate fallimentari. La gestione del presidente Manfredi è stata un disastro su tutta la linea e la caduta nella terza serie per la prima volta nella storia ne è la riprova.
A Castellammare di Stabia la partita finisce 0-0 ma non è solo allo stadio Menti che la Samp ha buttato via una stagione: quattro allenatori e una condotta societaria che non è mai stata logica, anzi. La ‘chiamata alle armi' dello storico gruppo della Sampdoria dello Scudetto nel finale di stagione è stata un'operazione nostalgia fine a se stessa.
Retrocede in Serie C anche il Cittadella, che perde lo scontro diretto in casa con la Salernitana per 2-0: i campani si giocheranno il play-out con il Frosinone, che è andato a vincere in casa del Sassuolo con un gol di Bohinen. Termina nel modo più dolce il campionato per Mantova e Brescia: la squadra di Possanzini pareggia 0-0 in casa con il Catanzaro e blinda la salvezza mentre le Rondinelle battono per 2-1 la Reggiana in casa, non senza patemi, e mettono la parole ‘fine' all'ennesimo campionato tormentato.L'ultimo posto per i play-off se lo prende il Cesena e lo fa nel miglior modo possibile: la squadra di Mignani vince in casa del Modena per 1-0 all'ultimo respiro e sfrutta il passo falso del Palermo per prendersi il settimo posto.
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14.05.25 - Cuore Dorval, incerto Simic. Male Lasagna, impreciso Favilli. Le pagelle dei biancorossi
Si chiude con un pareggio la stagione calcistica del Bari che manca l'aggancio alla zona playoff. E' 0-0 in casa del Sudtirol: i ragazzi di Longo terminano il loro campionato al nono posto a quota 48 punti, a -4 dal Palermo ottavo in classifica.
Di seguito le pagelle:
RADUNOVIC 6 Attento nel presidiare l'area di rigore. I calciatori di casa non lo impensieriscono;
OBARETIN 6 Tenta qualche sortita offensiva. Qualche brivido in più in marcatura;
SIMIC 5 Perde Odogwu in almeno due occasioni. La punta pero' grazia i biancorossi;
MANTOVANI 6 Partita attenta, senza gravi sbavature. Resta una delle poche note liete dell'anno;
DORVAL 6.5 Il migliore nel complesso: con un gran destro scheggia la traversa. E' l'ultimo ad alzare bandiera bianca;
FAVASULI 6 Primi 45 minuti a corrente alternata. Più presente nella seconda frazione;
MAITA 6 Vince diversi duelli a metà campo. Prova a gettarsi in avanti ma non trova il guizzo vincente;
BENALI 6 In tutti i modi tenta di dare le giuste geometrie. Ci riesce a sprazzi;
MAGGIORE 5.5 Anche a Bolzano mostra di essere calato rispetto ai primi due mesi. I suoi inserimenti non producono effetti;
LASAGNA 4.5 Sbaglia tutte le occasioni che ha a sua disposizione. Serata no, chiude il torneo con 7 reti;
FAVILLI 5 Nel primo tempo ha due buone chance dove non è preciso. Cala vistosamente nella ripresa;
FALLETTI 6 Conferisce maggiore brio alla trequarti;
LELLA 6 Prova a dare più centimentri alla mediana;
OLIVERI 5.5 Si vede pochissimo sulla fascia destra;
BONFANTI 5.5 Prova a rendersi periocoloso ma anche lui è impreciso;
NOVAKOVICH sv Sfortunato in occasione del gol annullato;
LONGO 5.5 Il suo Bari non ha la meglio neanche su di un Sudtirol già salvo e senza grandi ambizioni. Solo quattro vittorie nelle ultime diciotto. A Bolzano potrebbe chiudersi la sua parentesi in Puglia.
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13.05.25 - Longo ha parlato a lungo con la squadra. Futuro Radunovic, primo contatto
Verso l'ultima gara di campionato, questa sera contro il Sudtirol. Il Corriere dello Sport scrive: "Longo ha parlato a lungo con la squadra nel ritiro di Veronello, i giocatori hanno lavorato per attaccare di più, stare bene in campo e gestire al meglio col Sudtirol ogni momento dell’incontro".
Sulle pagine del giornale anche il futuro di Radunovic, "già nelle scorse settimane c’è stato un primo contatto tra il diesse Magalini e l’entourage del calciatore. Infatti Dario Paolillo, suo rappresentante italiano, è stato in città per una chiacchierata. Tutto rinviato alle prossime settimane, con un occhio ovviamente a quello che succederà oggi".
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13.05.25 - Quando si gioca la partita Sudtirol-Bari? Dove vedere Sudtirol-Bari?
Novanta minuti per guadagnarsi un posto nei playoff. La sfida del Druso tra Sudtirol e Bari assume un’importanza fondamentale per gli ospiti.
Se il Sudtirol ormai non ha più nulla da chiedere a una classifica che recita undicesimo posto e salvezza già raggiunta, il Bari si contende con il Cesena l’ottavo posto, l’ultimo utile per accedere ai playoff.
I romagnoli si sono spinti fino a quota 50, mentre i 'Galletti' sono attualmente noni staccati di tre lunghezze: gli scontri diretti sono a favore dei pugliesi, che devono dunque non solo vincere, ma anche sperare che i diretti concorrenti non facciano punti sul campo del Modena.
Quando si gioca la partita Sudtirol-Bari?
La partita di Serie BKT Sudtirol-Bari si gioca martedì 13 maggio 2025 alle ore 20:30.
Dove vedere Sudtirol-Bari?
La partita del campionato di Serie B tra Sudtirol e Bari sarà visibile in diretta su DAZN tramite l'app fruibile su smart tv, oltre che su console di gioco (Xbox e PlayStation) e device come TIMVISION Box, Google
Inoltre puoi vedere la partita di Serie BKT Sudtirol-Bari nei locali Sky. Le quattro migliori partite a turno della stagione 2024/25 di Serie BKT e tutti i match dei play-off e play-out solo nei locali Sky.
13.05.25 - Sudtirol-Bari, le probabili: serve un miracolo, Favilli spera nella conferma. Nell'undici tre ritorni
E' l'ultimo atto di una regular season tormentata. Per il Bari minime speranze di spuntarla nella direzione di quell'obiettivo, i playoff, sbandierato a più riprese durante il campionato. Servirà la serata perfetta, e non solo a Bolzano. I galletti devono vincere; d'altro canto il Cesena - ora avanti tre punti - deve perdere contro il Modena (biancorossi e bianconeri finirebbero così a pari punti, ma gli uomini di Longo la spunterebbero per gli scontri diretti).
Calcoli a cui questo Bari non doveva neppure arrivare, ma tant'è. Salvo colpi di scena, si chiuderà questa sera un campionato anonimo.
QUI BARI: Torna Radunovic tra i pali, così come Maita e Benali a centrocampo. In difesa Pucino, Obaretin, Vicari e Simic si giocano due maglie (la terza a Mantovani). A centrocampo possibile chance per Maggiore. Mentre in avanti va a caccia di conferma Favilli: con l'ex ariete del Verona potrebbe giocare uno fra Lasagna e Bonfanti.
Bari (3-5-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Mantovani; Oliveri, Maita, Benali, Maggiore, Dorval; Lasagna, Favilli.
QUI SUDTIROL: E' salvo Castori. Senza più nulla da chiedere al campionato, e ad obiettivo raggiunto, gli altoatesini saluteranno oggi il pubblico di casa.
Sudtirol (3-5-2): Adamonis; Giorgini, Pietrangeli, Veseli; Casiraghi, Belardinelli, Martini, Mallamo, Davì; Merkaj, Gori.
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13.05.25 - Tangorra in tackle: "Silenzio di Longo? C'è malumore. I playoff mancati? Fallimento del progetto"
Nell'ambito della rubrica di TuttoBari Tangorra in...tackle, abbiamo intervistato l'ex calciatore del Bari Massimiliano Tangorra. Con l'ex biancorosso abbiamo parlato del finale di stagione del Bari e dell'ultima gara di questo campionato, la trasferta contro il Sudtirol di questa sera.. Ecco le sue parole in esclusiva:
Il silenzio di Longo: ancora una volta conferenza saltata. Le ultime parole del tecnico biancorosso sono arrivate prima del match col Pisa: c’è qualcosa dietro questa mancanza di comunicazione?
“Si, ovviamente dietro questa ulteriore conferenza saltata c’è qualcosa. C’è malumore, ci sarà disaccordo sicuramente, non so verso chi, ma si può dedurre che nonostante un altro anno di contratto ci siano divergenze, probabilmente anche con la società”.
A Bolzano l'ultima spiaggia, ma i play-off sono praticamente andati: il mancato approdo, delineato da De Laurentiis come obiettivo minimo, è un fallimento del progetto?
“Anche questo silenzio, in ogni caso, mostra una presa di coscienza di un fallimento, di un obiettivo non raggiunto. Due partite fa, in conferenza stampa, è stato dichiarato dallo stesso Magalini che i playoff sarebbero stati raggiunti a tutti i costi; non raggiungerli significherebbe fallimento del progetto. Ma lo ribadisco: entrare ai playoff per disputare una o massimo due partite, non giocando da protagonista, non so quanto ne varrebbe la pena”.
Tra le due squadre "amiche" del Bari, Salernitana e Sampdoria, chi ha più chance di salvezza?
“Per me la Sampdoria è favorita per diverse ragioni: per organico, per struttura societarie e per forza. La Salernitana viene dalla Serie A ma ha commesso una serie di errori, prima tecnici nella costruzione della rosa e poi dirigenziali".
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12.05.25 - Prossima B: Lecce, l'anno prossimo derby con il Bari?, l'Empoli vince e spera di non esserci
Sono in via di conclusione i campionati italiani. Al netto di playoff e playout, qualche proiezione sembra già palesarsi in vista della prossima Serie B. Maturate le promozioni di Sassuolo e Pisa in A (che, dunque, non saranno ai nastri di partenza del torneo cadetto, assieme a chi vincerà i playoff di B), è già matematicamente sceso dalla massima serie il Monza. Per le altre due retrocessioni dalla A sembra ormai una questione fra Lecce ed Empoli (appaiate attualmente al terz'ultimo posto), oltre che Venezia (penultimo, deve ancora giocare). Più complicata è ora la situazione del Lecce che non è andato oltre il pareggio ieri contro il Verona e rischia nelle ultime due giornate contro Torino e Lazio. Più in discesa, invece, è il calendario dell'Empoli che - reduce dall'ultimo successo - affronterà Monza (come detto già retrocesso) e Verona (forse già salvo negli ultimi novanta minuti). In caso di pari punti ci sarebbe uno spareggio.
Occhio, poi, alle retrocessioni dall'attuale campionato cadetto con Salernitana e Cittadella che oggi sarebbero condannate alla C diretta (dove è già finito il Cosenza, ultimo). La restante retrocessione dipenderà da un playout tutto da decifrare e le cui contendenti arriveranno dagli ultimi novanta infuocati minuti di cadetteria.
Dalla C già salite Padova, Virtus Entella e Avellino. Si attende l'ultima promossa tramite playoff per una B 25/26 che nelle prossime settimane vedrà venire alla luce il quadro completo delle partecipanti.
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12.05.25 - Bari, playoff o disastro: i cinque momenti che hanno cambiato la stagione
Una stagione iniziata con ambizioni importanti, rinforzata da un mercato invernale considerato tra i migliori della categoria, rischia ora di trasformarsi in una dolorosa occasione mancata. Il Bari si trova oggi sospeso tra il sogno playoff e lo spettro di un'annata da archiviare con amarezza. Ma dove si è rotto qualcosa? Ecco i cinque momenti chiave che hanno segnato la parabola discendente dei biancorossi.
Castellammare, il primo tonfo - Dopo un gennaio brillante sul fronte del mercato, il Bari arrivava alla trasferta contro la Juve Stabia con entusiasmo e aspettative alte. Invece, al “Menti”, è arrivata una sconfitta netta (3-1) e inspiegabile. Una prestazione opaca, priva di energia e idee. Un campanello d’allarme che in pochi hanno voluto ascoltare davvero.
Il crollo di Carrara - Marzo si chiude con la trasferta in casa della Carrarese, una gara che sembrava in discesa dopo il vantaggio di Simic. Ma nel secondo tempo è accaduto l’incredibile: una squadra irriconoscibile, mollata, disorganizzata, subisce una rimonta durissima. Non solo nel punteggio, ma soprattutto nella testa.
Il passo falso con il Modena - Dopo la vittoria emozionante contro il Palermo, il Bari sembrava pronto a spiccare il volo. Ma davanti al proprio pubblico, contro un Modena in difficoltà, arriva una battuta d’arresto che spegne nuovamente gli entusiasmi. Una delle occasioni più sprecate dell’anno.
L’umiliazione di Cosenza - Contro un avversario già condannato dal calendario e in evidente difficoltà tecnica, il Bari è stato surclassato. Il punteggio di 2-1 è bugiardo: senza un super Radunovic tra i pali, il passivo sarebbe potuto essere molto più pesante. Un tracollo non solo sportivo, ma morale.
Il disastro del Tombolato - La vittoria sul Pisa aveva ridato speranza. Ma come spesso accaduto quest’anno, il Bari ha subito tradito sé stesso. Contro un Cittadella in crisi nera, già con un piede in Serie C, è arrivata l’ennesima disfatta: 3-1 e sensazione di resa. Ancora una volta.
Cinque tappe di una discesa pericolosa, cinque ferite che raccontano di una squadra incapace di trovare continuità. Ora, tra il sogno playoff e l’incubo dell’anonimato, il Bari si gioca tutto. Forse anche la faccia.
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11.05.25 - Bari, da Cittadella il segnale di una resa. Altra stagione fallimentare o miracolo a Bolzano?
Guardando le facce dei giocatori del Bari venerdi sera a Cittadella era difficile comprendere se vi era davvero delusione in corpo o tutto sommato il segnale di una resa quasi annunciata senza particolari emozioni. Un rush finale di stagione cosi amaro e triste era difficile prevederlo considerando le grandi possibilità della squadra di ottenere un posizionamento importante nella griglia play off. Con la certezza di aver visto un campionato al di sotto delle aspettative sul piano tecnico e sulla carta davvero alla portata anche di questo Bari, sembrava abbastanza automatico pensare al raggiungimento dell'obiettivo play off. Invece, niente di tutto questo con, in più, un'ennesima pagina sciagurata della recente storia biancorossa.
La squadra sta riuscendo ( o forse è già riuscita) a centrare un'impresa quasi incredibile. Quella di non arrivare alla qualificazione play off pur con un cammino balbettante delle concorrenti e con tanti risultati favorevoli mai realmente sfruttati. Le occasioni sono state innumerevoli ma il Bari le ha sempre gettate via cestinando qualsiasi possibilità di approfittare anche di disgrazie altrui. La dimostrazione acclarata di un'inaffidabilità di squadra senza precedenti. Una discontinuità sconcertante che a Cittadella si è trasformata in una resa quasi incondizionata. La fotografia di una fragilità unica nel suo genere. Un harakiri incredibile ma che ha il fondamento probabilmente nella certezza di non essere mai stati convinti di raggiungere il traguardo play off, sia da parte della squadra sia da parte della società. Basta vedere, ancora una volta, come è stata gestita la campagna acquisti sia in estate che inverno. Tempistiche discutibili e scelte altrettanto particolari che hanno lasciato da subito perplessi. Per non parlare dell'allenatore. Bravissimo all'inizio anche su un piano comunicativo ma poi quasi divorato dalla mediocrità ambientale e costretto ad acrobazie mediatiche e comunicative piuttosto sconcertanti.
Su questo, tutti i tifosi del Bari sono concordi. La partita di Cittadella segna l'addio quasi definitivo al sogno play off. Quasi come se fosse un copione scritto. Una parte da recitare sino all'ultimo con un finale già messo nero su bianco. Ora guardare a Bolzano con fiducia per la partita contro il Sudtirol sembra impresa quasi titanica. Oramai si può parlare solo di miracolo perchè, oltre all'obbligatoria vittoria da conseguire contro la squadra altoatesina, dovrà esserci contemporaneamente la sconfitta del Cesena. Non che le possibilità non ci siano ma è il Bari, oramai, a non convincere più, ad essersi perso inesorabilmente in un cammino mai realmente quadrato e deciso. Ci sarà da raccogliere altri cocci di una stagione andata in frantumi e con la pretesa assoluta di un deciso cambio di passo per la prossima annata. E perchè no, arrivare a quello che tutti i tifosi sperano da tempo. La cessione del Bari da parte della famiglia De Laurentiis ad un altro proprietario.
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11.05.25 - Chiedere scusa ai tifosi. Dopo martedì la squadra si dissolverà
Quasi titoli di coda su un gruppo che non ha brillato. Stagione deludente per il Bari che si appresta a vivere gli ultimi novanta minuti di una regular season travagliata. "L’unica cosa che il Bari può fare adesso è chiedere umilmente scusa ai suoi tifosi", rimarca Repubblica.
Uno sguardo anche al futuro... "Dopo martedì sera, con ogni probabilità, questa squadra si dissolverà e ce ne sarà da costruire un’altra nuova di zecca, chissà vendendo Dorval e facendo parte del mercato con i soldi derivanti dalla sua cessione. Nel frattempo, se le cose dovessero andare come da copione degli scorsi anni, i tifosi resteranno a digiuno di notizie per un paio di mesi, in attesa che la giostra riparta".
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10.05.25 - Migliaccio: "Buttata al vento una grande occasione. Non siamo mai riusciti a fare il salto di qualità. Ci sono situazioni su cui io e Longo non siamo riusciti a incidere"
Dario Migliaccio, vice allenatore del Bari, è intervenuto nel post gara ai microfoni di RadioBari per commentare il match, appena terminato, di Cittadella. Ecco le sue parole.
Sul match: "Partita dai due volti: nel primo tempo abbiamo avuto una buona intensità e costruito discrete occasioni. Nel secondo tempo, dopo aver preso il gol, avremmo dovuto tenere botta e non l'abbiamo fatto perché sapevamo che la partita avrebbe potuto prendere questa piega. Loro hanno iniziato a forzare i palloni sulle punte e noi arrivavamo costantemente in ritardo. Abbiamo buttato al vento una grande occasione. Finché la matematica non ci condanna abbiamo il dovere di provarci, sebbene le probabilità siano scarse. Possiamo discutere del gol del possibile 2-2 se ci fosse o meno ma sarebbe un alibi e non dobbiamo attaccarci a questo".
Sui cambi: "Il cambio delle due punte è dovuto a una questione di fiato. Nel primo tempo Bonfanti e Favilli avevano accorciato spesso sul loro play in fase di ripiegamento e servivano forze fresche. Speravamo che, nella ripresa, gli spazi si aprissero e con l'ingresso di Lasagna volevamo sfruttare proprio quegli spazi. Andando in svantaggio non abbiamo potuto far affidamento su quest'opzione, chiaramente".
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10.05.25 - Migliaccio: "Il morale dei ragazzi è a terra, Ci sono situazioni su cui io e Longo non siamo riusciti a incidere"
Il morale della squadra: "I ragazzi sono abbattuti, dentro lo spogliatoio non vola una mosca. Quando non riesci a trovare una soluzione rispetto a una situazione che si ripete frequentemente, diventa frustrante. Col mister è tutto l'anno che lavoriamo su questo ma purtroppo ci sono situazioni soggettive e psicologiche che sono difficili da decifrare e che non siamo riusciti a risolvere".
Gli errori dell'area tecnica: "Noi come area tecnica abbiamo cercato di dare alla squadra maggiore continuità e invece non ci siamo riusciti. Durante tutto l'anno abbiamo cercato di fare quel salto di qualità e conquistare quei 4-5 punti che ora farebbero tutta la differenza del mondo".
Ancora sul match: "Nel primo tempo abbiamo fatto la scelta di essere più attendisti e ripartire veloci dopo essere tornati in possesso della palla. Nel secondo tempo, arrivando sempre in ritardo sui palloni, abbiamo avuto grosse difficoltà a costruire palle gol. Pavan era sempre in vantaggio, pur essendo solo, rispetto ai centrali. Queste situazioni, alla lunga, le paghi".
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10.05.25 - Disastrosi Lella e Vicari, male Falletti e Pucino. Ci prova il solo Dorval. Le pagelle
Dopo il match di Cosenza, arriva un'altra figuraccia per il Bari che cade al Tombolato di Cittadella. I padroni di casa si impongono per tre reti a uno. Di Favilli l'illusorio vantaggio nella prima frazione. Reazione d'orgoglio della squadra di Dal Canto che la pareggia con Rabbi. Di Palmieri e Pandolfi le marcature del definitivo 3-1.
Di seguito le pagelle:
PISSARDO 5 In ritardo sulla conclusione non imprendibile di Pandolfi;
PUCINO 4.5 Approssimativo palla al piede e in marcatura. Ha responsabilità sulla seconda e terza rete incassata;
VICARI 4 Altra serata da incubo. Dalle sue parti si passa troppo facilmente. Propizia il 3-1 con un'ingenuità clamorosa;
MANTOVANI 5 Tra i più in palla nei primi 45 minuti. Crolla insieme al resto della difesa e della squadra nella ripresa;
OLIVERI 5 Sfiora lo 0-2 con un gran tiro che si stampa sulla traversa. Poi scompare dal campo;
LELLA 4 Prova imbarazzante, non ne fa una giusta. Regala costantemente palla agli avversari;
MAIELLO 5 Cerca di dare geometrie. Va a ritmi blandi e non fa fa da diga davanti alla difesa;
FALLETTI 4.5 Il suo finale di stagione è identico al suo inizio. Tantissimo fumo e pochissimo arrosto;
DORVAL 6 E' l'unico che prova a dare una scossa ai suoi. Suo l'assist per lo 0-1 di Favilli;
BONFANTI 5 Cerca insistentemente di duettare con Favilli ma non riesce mai a rendersi pericoloso;
FAVILLI 6 Ha il merito di portare in vantaggio i suoi. Perde la marcatura in occasione dell'1-1;
NOVAKOVICH 4.5 Mezz'ora da incubo. Falli in attacco, sbracciate e nulla più;
LASAGNA 5 Ha più di 30 minuti per mettersi in mostra ma non incide a dovere;
MAGGIORE 5 Prova a creare scompiglio nella retroguardia di casa. I suoi tentativi pero' sono vani;
G. PEREIRO sv
LONGO 4 Un Bari sconcertante nella seconda parte di gara dice quasi definitivamente addio alla zona playoff. Una vittoria a Bolzano potrebbe non bastare per agganciare l'ottavo posto.
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09.05.25 - CdM - Contestazione senza fine: schietta e diretta. Da 'ADL vendi' a 'Sparite'
La contestazione dei tifosi non si placa, con gli striscioni apparsi contro la proprietà De Laurentiis in città. "Una contestazione senza fine. Schietta e diretta, senza peli sulla lingua. Anche durante le celebrazioni per la festa di San Nicola, attesissima dai baresi per il suo valore simbolico e identificativo, i tifosi hanno espresso con fermezza il loro punto di vista. «ADL vendi», «De Laurentiis vattene», «SSC sparite»", si legge sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno.
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09.05.25 - Cittadella-Bari quando si gioca e le probabili: conferme davanti, a centrocampo Maiello e non solo. Porta, c'è Pissardo
Cittadella-Bari si gioca oggi 9 maggio alle ore 20:30.
Il penultimo atto di una stagione regolare che mette di fronte il Bari ad un bivio. Ottenere un piazzamento playoff e dar seguito all'obiettivo stagionale; oppure fallire mestamente. Quello di oggi contro il Cittadella sarà un appuntamento cruciale in cui i galletti dovranno ottenere l'intera posta in palio per proseguire il proprio cammino. Vietato sbagliare: potrebbe essere impervio, poi, sistemare tutto negli ultimi novanta minuti. Meglio, però, pensare al bicchiere mezzo pieno e alla vittoria col Pisa: servirà la stessa voglia di arrivare.
QUI BARI: Problemi per Longo. Out per squalifica ben tre titolari del calibro di Radunovic, Maita e Benali. Scontata la presenza fra i pali di Pissardo, gli ulteriori due posti dovrebbero essere assunti da Maiello e da uno fra Lella e Maggiore. A meno che Longo non decida di inserire contemporaneamente gli ultimi due, con Dorval a sinistra nel 3-5-2. Pochi dubbi sull'attacco: Bonfanti e Lasagna si candidano a confermare il tandem che bene ha fatto settimana scorsa.
Bari (3-5-2): Pissardo; Pucino, Vicari, Mantovani; Oliveri, Lella, Maiello, Maggiore, Dorval; Bonfanti, Lasagna.
QUI CITTADELLA: Punti pesantissimi in palio. Il club veneto deve evitare la retrocessione diretta in C e molto passerà dall'incrocio di questa sera.
Cittadella (4-3-1-2): Kastrati; Carissoni, Pavan, Angeli, Salvi; D'Alessio, Amatucci, Palmieri; Vita; Rabbi, Okwonkwo.
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08.05.25 - Bari, ora due trasferte. Cittadella, poi Sudtirol: una statistica è da incubo
Cittadella e poi Sudtirol. Saranno gli ultimi avversari del Bari nella stagione regolare, entrambi in trasferta. Proprio per quanto riguarda il match di Bolzano, rinviato qualche settimana fa per la morte di Papa Francesco, una statistica non è esattamente benaugurante. Infatti, la formazione di Castori è l'unica - come riporta tuttomercatoweb - a non aver perso in casa nel 2025. Primato condiviso col solo Sassuolo.
Spetterà ai biancorossi sfatare il record? Al Bari, del resto, serviranno necessariamente i tre punti, proprio ora che i galletti si sono rimessi in decisa carreggiata per i playoff.
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08.05.25 - Cittadella-Bari, il paradosso dei biglietti. Scatta obbligo di Tessera del Tifoso. Attese decisioni sui tagliandi già emessi
Sei residente in Puglia e vuoi andare a vedere Cittadella-Bari allo stadio? Potrebbero esserci problemi. Per il settore ospiti oggi è stata prima bloccata la vendita dei biglietti e poi è stato stabilito l'obbligo di Tessera del Tifoso per i residenti nella regione Puglia.
Sono attese invece nelle prossime ore decisioni in merito ai biglietti già emessi e annullati d'ufficio. Mentre già dagli scorsi giorni, se hai la residenza in Puglia, non puoi accedere alla tribuna Est (la più grande dello stadio), perfino spendendo di più. È il grande paradosso delle disposizioni date dalla questura di Padova per la gara in programma venerdì sera allo stadio Tombolato di Cittadella.
Decisioni che lasciano stupiti in quanto tra le due tifoserie non esiste alcun astio o rivalità storica. Mentre gli episodi recenti di risse presso lo stadio San Nicola, secondo le indagini della Procura, non hanno riguardato il tifo organizzato.
In pratica, acquistare un tagliando nel settore ospiti era possibile fino a ieri, senza alcun obbligo. Non c'era infatti nessun presagio su decisioni di questo tipo. Da questa mattina, mercoledì 7 maggio, invece il sistema non faceva procedere.
Ma addirittura, tutti coloro che, per un motivo o per un altro, vorrebbero assistere alla partita dalla tribuna Est, persino anche se beneficiari di un accredito (per esempio CONI, FIGC o AIA) non possono se la residenza risulta in Puglia: il sistema si blocca.
E il pensiero va a tutti i pugliesi fuori sede che hanno solo il domicilio diverso dalla residenza: lavoratori o studenti in giro per l'Italia o semplicemente baresi o pugliesi che vogliono entrare allo stadio e non possono o non vogliono prendere parte al tifo organizzato nella trasferta.
Il motivo è da ricercare nella particolare struttura dello stadio Tombolato: gli ultras del Cittadella non hanno una "propria" curva. Il tifo organizzato è "rilegato" in un settore proprio della tribuna Est. Da qui, presumibilmente, il "timore" degli enti preposti a qualche disordine se in tutto il resto della tribuna fosse presente un pugliese.
Certo, rimarrebbe a disposizione la tribuna Ovest, dove però i prezzi sono decisamente più alti e anche i posti sono pochissimi (molti meno della tribuna opposta) considerando i tifosi locali paganti e tutti gli abbonati, oltre a giornalisti e addetti ai lavori. Ma anche qui, se arrivassero disposizioni ufficiali per bloccare il settore ospiti, presumibilmente anche l'accesso a quest'ultima tribuna potrebbe essere negato.
A semplici appassionati o magari tifosi non "da curva" e che non nutrono nessun tipo di astio nei confronti degli avversari, viene impedito di assistere a una partita, perché "bollati" sulla carta d'identità. E il paradosso aumenta se pensiamo che lo stesso impedimento varrebbe per esempio anche per un foggiano, un tarantino, un brindisino o un leccese.
Una misura sicuramente curiosa e che lascia un po' interdetti, per un calcio che va nella direzione di dividere piuttosto che di unire.
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07.05.25 - Euro 2032, la scelta degli stadi: tre già certi, Firenze sarà il quarto. Bari? In corsa per l'ultimo slot, ma non da sola
Italia e Turchia ospiteranno gli Europei del 2032. Un evento atteso e che in questi mesi si sta trascinando sotto forma di ipotesi sulle sedi che l'Italia sceglierà per le partite che si giocheranno nel Bel Paese. Sugli impianti in pole, aggiorna così tuttomercatoweb: "Per l'Italia sono tante le possibilità, con l'Allianz Stadium (Torino), l'Olimpico (Roma) e San Siro (Milano) che sono già certe delle nomina, secondo il presidente Gravina e il ministro Abodi. Lo stadio di Firenze, come spiegato dal presidente federale Gabriele Gravina e grazie agli imponenti lavori di ammodernamento già cominciati da tempo, è il quarto candidato forte sebbene non definitivo: "Il quarto stadio lo possiamo già segnalare, Firenze", ha spiegato lo scorso febbraio il numero uno federale. Se il Franchi dovesse essere confermato, resterebbe quindi un solo slot disponibile, con l'aggiunta di una "sede di riserva" da segnalare alla UEFA. In ballo ci sono tanti stadi d'Italia: Napoli, Bari, Genova, Cagliari, Verona, Bologna e Palermo. Tutti impianti che, in caso di scelta, dovranno avviare (o aver già avviato) opere di ammodernamento per allinearsi alle esigenti richieste della UEFA per ospitare eventi di questa portata".
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06.05.25 - Bari, arrestato per rissa il padre del bimbo in lacrime insieme ad altri due
Bari, tre arresti dopo l’aggressione a tifoso davanti al figlio in lacrime: uno è il padre del bimbo
Il violento pestaggio domenica 4 maggio al San Nicola, dove era in corso la contestazione dei tifosi verso la società. Indagine lampo della Digos che ha identificato e fermato tre uomini per rissa pluriaggravata: il padre del bambino pochi minuti prima aveva dato un pugno a uno dei due uomini che dopo lo ha picchiato di fronte al bambino in lacrime.
Un episodio di violenza sotto gli occhi di un bambino in lacrime, figlio di un uomo che è stato picchiato mentre andava a riprendere lo zainetto lasciato all’interno dello stadio durante la contestazione dei tifosi alla società. Inizialmente si era ipotizzato che la violenza fosse legata proprio al tentativo dell’uomo di recuperare lo zaino. I nomi degli arrestati sono: Fabrizio Casamassima, 49 anni, Nicola Quarto, 41 anni e F. D., (il nome è appuntato per tutelare il minore). Si cercano altri due presunti autori dell’episodio di violenza.
Ma all’origine ci sarebbe la rissa, reato contestato con le aggravanti a tutti e tre gli arrestati, iniziata all’esterno dello stadio e solo parzialmente ripresa nel video diventato virale. Tra gli arrestati infatti c’è anche il padre del bambino, vittima del pestaggio ma accusato di aver dato pochi minuti prima un pugno in pieno volto a uno degli uomini che poi lo ha picchiato.
Pochi minuti prima del violento pestaggio ripreso e diffuso sui social, in un'area del parcheggio della curva nord sarebbe avvenuta una lite in cui sono coinvolti due dei tre arrestati di oggi, il padre del bambino poi picchiato e un altro tifoso. Il primo, secondo quanto ricostruito dalla Digos che ha visualizzato le immagini delle telecamere della zona, avrebbe colpito il secondo con un violento pugno al viso, continuando a picchiarlo anche mentre era a terra e fermandosi solo dopo l'intervento di alcuni presenti.
Circa due minuti dopo, l'aggressore sarebbe stato circondato da un gruppetto di almeno quattro persone e a sua volta picchiato con calci e pugni. Un'aggressione di pochi secondi, dalla quale l'uomo si libera quasi subito e si avvicina al figlio, come si vede dalle immagini diffuse sui social.
Poi, viene nuovamente colpito con calci e pugni da altre due persone, tra cui il tifoso picchiato in precedenza. La rissa si ferma solo dopo l'intervento della polizia. I tre sono stati arrestati in flagranza differita e sono stati portati in carcere.
Un episodio che dunque non ha a che vedere con la tifoseria organizzata, che poche ore dopo si era dissociata dall’accaduto con un comunicato in cui condannava l’episodio “perché avvenuto davanti a un bambino”.
L’uomo aveva deciso di non denunciare ma l’indagine è andata avanti e in poche ore è stato identificato il primo dei presunti responsabili del pestaggio, poi un altro e sono stati raccolti elementi sufficienti per procedere agli arresti, ricostruendo anche il precedente che ha portato poi alla violenza davanti al bambino disperato.
Ma la polizia indaga anche su almeno un’altra aggressione ai danni di un’intera famiglia, anch’essa ripresa in un video e avvenuta sotto gli occhi di un minorenne ma questa volta all’interno del San Nicola.
"Si tratta di questioni personali, nulla c’entra con la tifoseria organizzata. È stato triste vedere come un episodio circoscritto sia diventata una macchia per la città che non ha colpe”, spiega l’avvocato Claudio Solazzo che difende il padre del bambino.
bari.repubblica.it
06.05.25 - Bari, il tifoso picchiato davanti al figlio non denuncia, regolamento di conti tra tifosi?
Identificato almeno uno dei picchiatori: dietro l’aggressione ci sarebbe una vecchia lite. Ma si indaga anche su un’altra aggressione ai danni di un’intera famiglia, questa volta all’interno dello stadio e davanti a un minorenne, anch’essa ripresa in video
Ci sarebbe un regolamento dei conti personale dietro la violenta aggressione davanti a un bambino in lacrime, figlio dell’uomo violentemente picchiato all’esterno dello stadio, ripresa in video e diventata virale. L’uomo ha deciso di non denunciare l’accaduto, ma la polizia ha avviato un’indagine e ha identificato anche uno degli aggressori: a breve potrebbe arrivare un provvedimento.
L’escalation di violenza scoppiata fuori le mura dello stadio San Nicola secondo fonti investigative è scaturita da vecchi rancori tra due persone, tra cui la vittima, che sarebbero iniziati all’interno di un club sportivo nella provincia di Bari.
I tifosi biancorossi hanno evidenziato la loro estraneità rispetto a questa aggressione, esprimendo “ferma condanna dell’accaduto, in quanto avvenuto sotto gli occhi di un bambino”. Si indaga però anche su almeno un’altra aggressione, avvenuta in curva, anch’essa davanti a un minore e ripresa con un telefono.
I tifosi rivendicano l’estraneità e sottolineano che si tratta di una circostanza isolata e di aver tutelato sempre l’orgoglio della tifoseria negli ultimi anni anche con donazioni ad enti no profit. Una parola di troppo avrebbe innescato la violenza registrata dai telefonini, in cui lo stadio è lo sfondo di una scena che rimane raccapricciante: un papà picchiato davanti agli occhi del figlio, in risposta ad un precedente litigio all’interno del San Nicola.
L’uomo con il minore dopo aver detto che voleva ritornare nella zona degli spalti per recuperare lo zaino del figlio, è stato brutalmente picchiato: spintoni, pugni in faccia, e il figlio in lacrime. Purtroppo non è l’unico atto di violenza questo. I tifosi avevano scelto di lasciare gli spalti vuoti in segno di protesta della famiglia De Laurentiis e alcune persone che hanno cercato di recuperare i propri effetti personali sono state bloccate, anche con aggressività.
bari.repubblica.it
06.05.25 - Si indaga su un’altra famiglia aggredita al San Nicola, figlio e padre picchiato sugli spalti!
Nello stesso giorno un altro video riprende un’aggressione in curva: si vede un ragazzo che viene bloccato da due persone e preso a pugni in faccia sugli spalti, perché qui aveva lasciato uno zaino.
Il padre è intervenuto ed anche lui è stato picchiato. E poi è stato il turno della madre e del fratello, un'intera famiglia. Vorrebbero presentare denuncia, mentre nessuna denuncia è stata sporta dall’uomo aggredito davanti al figlio all’esterno dello stadio. Un vortice di violenza che ha avuto come scenario lo stadio San Nicola il 4 maggio, una pagina nera del calcio.
bari.repubblica.it
06.05.25 - Discorso Edoardo De Laurentiis alla squadra, il club: "Falso! Dato mandato ai nostri legali"
n riferimento a quanto riportato quest'oggi, martedì 6 maggio, sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno nell'articolo dal titolo 'Bari, la voce del padrone De Laurentiis non ci sta' (clicca qui), in cui si riferisce di un presunto incontro avvenuto nel post partita di Bari-Pisa tra Edoardo De Laurentiis e il gruppo squadra, SSC Bari, stupita e amareggiata, smentisce categoricamente quanto riportato sulle pagine del quotidiano locale precisando che Edoardo De Laurentiis, il quale non ricopre alcuna carica nel Club biancorosso, neppure onorifica, non e’ mai sceso, dal 2018 ad oggi, negli spogliatoi del Bari, né ha mai incontrato il gruppo squadra. La Società ha dato mandato al proprio legale per la tutela dei propri diritti.
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06.05.25 - Edoardo De Laurentiis alla squadra:"Datevi una regolata, mio fratello è sotto scorta, la gente pensa che non vogliamo i playoff"
Un discorso duro sarebbero andato in scena nel post-gara domenica. Una vittoria fondamentale contro il Pisa, ma che non avrebbe spento le tensioni per il periodo complicato. Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, squadra a rapporto con Luigi De Laurentiis ma non solo. "Imbarazzo che avrebbe manifestato, pare con toni abbastanza accesi, anche il fratello Edoardo, vice presidente del Napoli e nominato nel 2018, su decisione del papà Aurelio, presidente onorario del Bari (ovviamente era e resta un tesserato del club partenopeo). «Datevi una regolata, bisogna dare di più altrimenti poi succede che con prestazioni così basse la gente creda che siamo noi a non voler andare ai playoff. E non dimenticate che mio fratello Luigi è costretto a vivere sotto scorta»".
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06.05.25 - Aggressioni, Leccese (sindaco di Bari): "Barbarie. L'abbraccio della città alla vittima e a suo figlio"
"Questa è barbarie. Alla vittima dell’aggressione e a suo figlio l’abbraccio mio personale e della città di Bari, composta per la quasi totalità di persone da gente perbene". E' il virgolettato, ripreso da Repubblica, del sindaco di Bari Leccese, in merito agli eventi deprecabili successi nel corso dell'ultimo match col Pisa.
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06.05.25 - Tifoso del Bari picchiato davanti al figlio: Ecco il comunicato del Bari
SSC Bari, in riferimento ai fatti violenti accaduti ieri, domenica 4 maggio 2025, in concomitanza con la sfida Bari-Pisa presso lo stadio San Nicola, intende esprimere, ancora una volta e con fermezza, la condanna verso ogni forma di violenza, fisica, ancorché verbale.
Questi sono atteggiamenti che non appartengono nella maniera più assoluta alla nostra Comunità e non rappresentano in alcun modo i valori che questo Club promuove da sempre. Ogni forma di aggressione o intimidazione resta sempre inaccettabile, senza se e senza ma.
La nostra Società ha sempre lavorato per costruire un ambiente sicuro e accogliente allo stadio, un ambiente aperto alle famiglie, ai bambini e a tutti coloro che vivono il calcio come passione e festa.
Rispettiamo la libertà dei tifosi di esprimere dissenso, anche in forma di contestazione, riguardo a risultati sportivi o scelte societarie. Tuttavia, condanniamo con forza ogni tentativo di trasformare questo legittimo diritto in un pretesto per compiere atti illeciti, violenti o dannosi per l’immagine della Città, del Club e della sua Tifoseria.
La SSC Bari continuerà a collaborare con le Autorità competenti per garantire che lo stadio San Nicola resti un luogo di sport, condivisione e rispetto.
06.05.25 - Giudice, stangata Bari: un turno a Benali, Maita e Radunovic. Longo stop: il motivo. E l'ex Sgarbi ne prende due
Sarà emergenza nella trasferta contro il Cittadella. All'appello mancheranno Benali, Maita e Radunovic, tutti squalificati, al pari dell'allenatore Longo. Un assente anche nel Cittadella, si tratta di Masciangelo.
Nel dispositivo del Giudice Sportivo spiccano pure le due giornate all'ex Bari Sgarbi, per una manata sul viso dell'avversario.
La squalifica a Longo per un turno reca la seguente motivazione: "ammonizione (Seconda sanzione); per avere inoltre, al 28° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un avversario".
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05.05.25 - Bari-Pisa, papà pestato davanti al figlio. Leccese: “Un aggressore è stato identificato”. Poi l’appello ai tifosi
“Sono sconcertato dalla brutalità dell’aggressione perpetrata ai danni di un tifoso all’esterno dello stadio San Nicola. Niente può giustificare la violenza, mai, a maggior ragione in contesti di aggregazione e sport. Questi bruti, capaci di accanirsi con violenza e totale sprezzo di ogni regola del vivere civile contro un uomo solo, per giunta in compagnia di un bambino, sono nient’altro che ignobili”.
Inizia così il messaggio di condanna del sindaco Vito Leccese per l’aggressione violenta ai danni di un tifoso all’esterno dello stadio San Nicola. “Per me questo non è tifo, e non può trovare alcuno spazio nella nostra comunità – aggiunge il primo cittadino -. Sono episodi da condannare con forza, lo dico anche a chi frequenta lo stadio e che magari ha assistito a questa barbarie: dobbiamo isolare i facinorosi, denunciando i responsabili di qualsiasi gesto violento”.
“Vanno allontanati anche dal tifo organizzato. Uno di loro è già stato identificato, mi auguro che le Forze dell’ordine possano rintracciare al più presto anche gli altri – conclude -. Alla vittima dell’aggressione e a suo figlio giunga l’abbraccio mio personale e della città di Bari, composta per la quasi totalità di persone da gente per bene”.
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04.05.25 - Bari e Cesena, che lotta! Il perché, finisse così, la spunterebbero i biancorossi
Il Bari attualmente sarebbe ai playoff. La buona notizia è arrivata nel match meno atteso, quello di quest'oggi contro un Pisa che, nonostante la sconfitta, ha strappato la matematica promozione in Serie A, complice il risultato dello Spezia. Per il Bari, dicevamo, un pomeriggio sicuramente positivo: con il risultato maturato contro gli uomini di Inzaghi, i galletti sono ottavi in coabitazione col Cesena e non più col Modena (sconfitto).
Le gare disputate fin qui col Cesena sorridono proprio ai biancorossi: una vittoria (che si rivelerebbe a questo punto fondamentale, a dicembre con rete di Dorval) e un pareggio. Ecco perché, finisse così, sarebbe il Bari ottavo e ad accedere al turno preliminare dei playoff.
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04.05.25 - Bonfanti rapace, Radunovic solido. In difficoltà Obaretin. Le pagelle dei biancorossi
Il Bari batte il Pisa (che viene promosso in Serie A per via della sconfitta dello Spezia) grazie alla rete di Bonfanti e continua a sua marcia verso la qualificazione ai playoff. Di seguito, le pagelle dei biancorossi.
RADUNOVIC 6.5 - Nel primo tempo di rende protagonista di un paio di interventi importanti. Infonde serenità al reparto.
PUCINO 6 - Torna nel vecchio ruolo di terzino ma, di fatto, fa il centrale aggiunto per quasi tutta la partita. Suo l’assist direttamente da rimessa laterale per il gol di Bonfanti.
VICARI 5.5 - A volta va in difficoltà sugli attacchi avversari, ma guida il reparto alla difesa a oltranza del risultato.
MANTOVANI 6 - Come i suoi compagni, difende per tutta la gara e lo fa con costanza e attenzione.
OBARETIN 5.5 - Schierato terzino probabilmente per limitare gli inserimenti di Tourè, non riesce benissimo nel suo compito: si fa spesso sovrastare dall’avversario che non riesce però a segnare.
OLIVERI 6 - Nei primi minuti, prima del vantaggio, è tra i più positivi. Poi, come tutti, si limita a difendere.
MAITA 6 - Costretto prevalentemente a difendere e a fare il lavoro sporco, sbroglia un paio di situazioni complicate con la solita grinta.
BENALI 6 - Corre e lotta, senza però riuscire a mettere in moto le sue geometrie. Ammonito, salterà la prossima gara contro il Cittadella.
DORVAL 6 - Da esterno nel 4-4-2 si ritrova a fare praticamente il terzino aggiunto. Non spinge praticamente mai e aiuta i compagni nella difesa del risultato.
LASAGNA 6 - Si rende pericoloso con un tiro dalla distanza respinto dal portiere avversario. Prova a far salire la squadra, senza grandi risultati.
BONFANTI 7 - Sfrutta l’unico pallone che gli arriva in area, fiondandosi come un rapace su un'indecisione degli avversari. Il suo colpo di testa regala tre punti pesantissimi in chiave playoff al Bari.
LELLA (dal 64') 6 - Inserito al posto dell’ammonito Benali, aiuta la linea mediana con la sua fisicità.
MAGGIORE (dal 64') 6 - Dà una mano al centrocampo accennando un po’ di pressing.
FAVASULI (dal 64') 6 - Prende il posto di Oliveri sulla fascia, mettendo a disposizione la sua freschezza contro l’attacco pisano, che nel finale è andato via via sciogliendosi vista la sconfitta dello Spezia.
NOVAKOVICH (dal 79') SV
BELLOMO (dall'87') SV
MORENO LONGO 6 - Il Bari segna e si chiude per tutta la gara e non offre quasi nulla dal punto di vista tattico ma, alla fine, porta a casa tre punti fondamentali per la lotta ai playoff. Dopo due sconfitte consecutive, in un ambiente surreale per via della protesta dei tifosi, non era scontato.
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04.05.25 - Serie B, il Bari vince e mantiene il sogno playoff. Pisa in A, Cesena resta in scia, Modena si stacca
È iniziata la trentasettesima giornata di Serie B, con tutte le squadre in campo in contemporanea alle 15:00, fatta eccezione per Cremonese-Sassuolo (in programma alle 19:30). Al San Nicola, il Bari conquista tre punti fondamentali superando il Pisa e tenendo vivo il sogno playoff. Nonostante la sconfitta, i toscani hanno comunque festeggiato la promozione in Serie A grazie al ko dello Spezia, terzo in classifica. Rimane accesa la lotta tra Bari e Cesena, entrambe ora a quota 47 punti: i romagnoli hanno superato il Palermo e restano appaiati ai biancorossi. Si stacca invece il Modena, fermo a 44 dopo la sconfitta contro la Carrarese. Retrocede in Serie C il Cosenza dopo la sconfitta contro il Sudtirol. Di seguito, i risultati e la classifica aggiornata
Domenica 4 maggio
Ore 15:00
Bari-Pisa 1-0
Brescia-Juve Stabia 0-0
Carrarese-Modena 2-1
Catanzaro-Sampdoria 2-2
Cesena-Palermo 2-1
Frosinone-Cittadella 1-1
Reggiana-Spezia 2-1
Salernitana-Mantova 2-0
Sudtirol-Cosenza 2-1
Ore 19:30
Cremonese-Sassuolo
Classifica
Sassuolo 81*
Pisa 72
Spezia 63
Cremonese 57*
Juve Stabia 54
Catanzaro 49
Palermo 48
Bari 47
Cesena 47
Modena 44
Sudtirol 44
Carrarese 44
Reggiana 41
Mantova 40
Frosinone 40
Brescia 39
Salernitana 39
Sampdoria 37
Cittadella 36
Cosenza 30**
*un partita in meno
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